Roma-Brescia, Mancini: "Grande emozione per il gol. Con Smalling c'è un'intesa forte"
Il numero 23 giallorosso ha parlato al termine della gara contro i lombardi dove ha messo la firma sul tabellino insieme a Dzeko e al centrale inglese
Al termine di Roma-Brescia, finita 3-0 grazie alle reti di Dzeko e dei due difensori centrali giallorossi, ha parlato ai microfoni dei giornalisti Gianluca Mancini. Ecco le sue parole:
A Sky
Sul primo gol
"L'elemento può essere importante se un difensore va in gol la domenica, ma noi dobbiamo pensare a non far segnare gli attaccanti avversari e i nostri gol aiutano la squadra. Davanti abbiamo bravi giocatori, ma oggi siamo andati in gol io e Smalling ed è andata bene".
Che intesa hai con Smalling?
"L'intesa è forte. Ci alleniamo quando possiamo con tutti i compagni di reparto. Abbiamo preparato la partita nei migliori dei modi e sapevamo che il Brescia lasciava due attaccanti alti così io e Smalling li abbiamo affrontati senza paura. Il calcio è fatto di uno contro uno".
Cosa hai provato al primo gol?
"Una bellissima emozione perché, con tutta onesta, cercavo da tanto il gol all'Olimpico con questi tifosi e il mio nome urlato da tutti loro. Come ho detto prima do una mano. È stata una bellissima emozione":
Ti piaceva giocare a centrocampo?
"Il ruolo da centrocampista l'ho intrapreso nel migliore dei modi. Sono giovane ed ho dato tutto me stesso. A centrocampo stiamo messi bene ed è giusto che giochino i miei compagni".
Un giocatore bravo ha bisogno di un allenatore che creda in lui?
"Noi giovani italiani stiamo giocando di più dallo scorso anno. Ho avuto la fortuna di essere allenato da Gasperini che lancia i giovani e poi, da mister Fonseca che sapeva venivo da un calcio totalmente diverso. All'inizio ho avuto molte difficoltà e allenandomi al massimo e guardando i video posso solo migliorare. Con miglioro grazie ai miei compagni , quelli che hanno più esperienza mi aiutano ed è una cosa buona."
Su Materazzi
"Marco per me è stato un punto di riferimento. Oltre le doti da calciatore anche il carattere, come è fuori dal campo. Mi ispiro a lui".
Da centrocampista
"L'ho sfruttata nel migliore dei modi perché mi ha aiutato nel palleggio a stare al centro del gioco con gente che ti pressa. Anche se non sono un centrocampista come gli altri, ho delle caratteristiche e le ho messe in mostra. In difesa questa esperienza da centrocampista mi ha aiutato".
A Roma Tv
Oggi hai realizzato un gol da grande attaccante...
"Ho sentito Edin che mi diceva di lasciare la palla ma nella mia testa c'era solo la conclusione. E' uscito un secondo tempo perfetto ed è andata bene".
Anche quando la partita era chiusa ci tenevate a non prendere gol...
"Si dobbiamo fare step sempre piu importanti e magari alla prossima sei più deciso e duro. Nel secondo tempo avevamo fatto tutto perfetto e non prendere gol sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Questo è lo spirito, lottare e combattere fino alla fine".
Qual è il tuo ruolo preferito in questo momento?
"E' chiaro che in difesa mi trovo a mio agio perchè ci lavoro da 4-5 anni. A centrocampo ci ho giocato solo da ragazino ma nelle situazioni di emergenza lo posso fare. La squadra mi ha aiutato a fare bene, io ho fatto il massimo per sfruttare l'occasione di fare un nuovo ruolo, perchè sapevo che avrebbe potuto autarmi una volta tornato dietro. Sono a disposizione del mister, a centrocampo potrei ritornare volentieri".
L'intesa con Smalling è arrivata ad un punto ottimale. Visto che giocate con una difesa a quattro, è stato difficile per te passare a questo cambio di modulo?
"Con Chris mi trovo bene ma anche con gli altri compagni di reparto. Fazio e Juan Jesus mi danno suggerimenti in allenamento perché hanno tanta esperienza. Con Chris parliamo tanto e questo per me è importante. Sapevamo che loro avevano attaccanti che giocavano larghi e alti. Il calcio è fatto di duelli e bisogna accettarli, più duelli vinci e più l'avversario gioca male. Abbiamo provato questo ed è venuto una bella prestazione difensiva. Nella mia testa sapevo che avrei dovuto lavorare molto una volta arrivato a Roma, perché Il calcio di Gasperini era differente ma con l'aiuto del mister sto migliorando sempre di più. Sbaglio ancora qualcosina ma è un processo di crescita e sono contento di farlo".
Vi manca l'aggressività di conquistare il pallone in certe zone di campo?
"Noi siamo aggressivi e il mister ce lo chiede sempre. Dobbiamo farlo con più frequenza. Nel primo tempo pressavamo ma non con un'intensità forte. Se lo fai bene invece è importante. Il mister ci chiede questo e dobbiamo migliorare perché più recuperi palla nei pressi della porta avversaria e più hai possibilità di segnare".
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