Dzeko: "Fonseca è un grande allenatore. Florenzi? Rispettiamo le scelte del mister"
L'attaccante parla di Roma dal ritiro della Bosnia: "Ale è il nostro capitano, si riprenderà. Io ho altri 2 anni ad alti livelli e voglio dare tutto"
Edin Dzeko sfida l'Italia con la sua Bosnia per le ultime gare di qualificazione al prossimo Europeo. Il bomber giallorosso ha rilasciato alcune dichiarazioni a Rai Sport:
"Contro l'Italia c'è sempre grande motivazione. Per noi non è importante per la classifica ma per preparare bene la Nations League".
All'andata a Torino hai fatto una grande prestazione, speri di ripeterti?
"Speriamo di farcela anche domani. A Torino abbiamo fatto una buona partita ma quando perdi poi non conta niente perché abbiamo pochi punti e non siamo riusciti ad andare all'Europeo. Abbiamo la squadra per esserci e speriamo di farlo vedere in Nations League".
Sei il capitano e il simbolo della Bosnia.
"Sono il più vecchio, poi devo smettere. Sono il capitano e voglio essere un esempio per i più giovani e trasmettere la voglia di giocare. Io ci sarà per altri 2 o 3 anni poi tocca agli altri segnare. Per me giocare in nazionale è sempre qualcosa di speciale".
Sulla panchina dell'Italia c'è Mancini che ti ha allenato anche al City, è vero che gli chiedevi di giocare di più?
"Sì, certo. Noi ci conosciamo bene e abbiamo un rapporto buono, lui mi voleva al City e gli sono molto grato. Come ogni giocatore anche io volevo giocare sempre. City era una squadra sempre forte io non potevo giocare sempre, c'è un bel rapporto ma spero di batterlo".
Il ruolo di Zaniolo?
"Da noi gioca davanti e fa bene, ma può giocare anche mezzala. Nemmeno io so dirti qual è la sua posizione migliore, sta facendo tanti gol e davanti può fare male".
Florenzi come sta?
"Sta bene, è il nostro capitano a Roma. È un giocatore forte ma dobbiamo tutti rispettare le decisioni del mister. Si riprenderà e comincerà a giocare".
Dzeko così motivato è merito anche di Fonseca?
"Io ho un altro paio d'anni ad alti livelli e voglio dare tutto. Sicuramente il mister ci ha dato una mano perché è un allenatore forte ed è una brava persona. Con me ha parlato sempre dall'inizio. Il mio lavoro è fare gol e devo segnare sempre, sono un professionista".
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