Roma, lunedì c'è l'assemblea: arrivano i dollari
Si fanno avanti anche nuovi investitori: l'americano Dan Friedkin sta studiando i conti del club per valutare un'operazione di ingresso
Arrivano i dollari, nella Roma. E sono di sicuro i soldi dell'aumento di capitale (lunedì ci sarà l'assemblea dei soci che dovrà approvare il piano finanziario e dunque la ricapitalizzazione per un massimo di 150 milioni deliberata dal Consiglio di Amministrazione di fine settembre) e, chissà, magari anche di nuovi soci che si stagliano all'orizzonte. Il presidente della Roma Pallotta è impegnato ormai da diverse settimane nell'operazione che servirà a consolidare e rilanciare il progetto romanista sotto il profilo economico-finanziario e come sempre succede in questi casi (è la terza volta che in qualità di azionista di maggioranza immette capitali) il manager è impegnato in prima persona anche per convincere i suoi investitori a seguirlo e sostenerlo nella gestione del club.
Ieri peraltro il quotidiano Il Tempo ha rilanciato la notizia che una società texana in capo a un solido imprenditore, il 54enne Dan Friedkin, sta studiando i conti della Roma per valutare un'operazione di ingresso nell'azionariato del club, senza specificare meglio le reali intenzioni del gruppo. Presumibilmente non per l'acquisto della maggioranza delle quote (valutate da Pallotta nella sua interezza, scrive Il Tempo, un miliardo di dollari), ma per un investimento a medio termine finalizzato soprattutto alla costruzione del nuovo stadio.
Come l'azienda texana, distributore ufficiale del marchio Toyota in cinque Stati Usa, sono diverse le aziende che hanno mostrato qualche interesse per il cosiddetto "dossier Roma", soprattutto alla luce dei possibili nuovi sviluppi del progetto di edificazione dello stadio, ormai prossimo alla sua definitiva approvazione. Appare abbastanza chiaro in ogni caso che al momento non c'è in essere alcuna trattativa per la cessione del pacchetto di maggioranza della società. Al di là di qualche momento di depressione legato soprattutto alla mancanza di risultati sportivi, infatti, il presidente Pallotta non ha alcuna intenzione di cedere il controllo dell'azienda.
Ieri intanto con una comunicazione interna sono state ufficializzate le nuove cariche societarie: dopo Pallotta i poteri maggiori sono del Ceo Fienga, al di sotto del quale la gestione spetterà a Petrachi (per il mercato, la parte sportiva e la Primavera), Calvo (per la parte commerciale), Zubiria (settore giovanile e rapporti internazionali) e Rogers (media).
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