Nazionale, prima da titolare per Zaniolo contro il Liechtenstein
È la prima volta che il numero 22 giallorosso scende in campo con la maglia Azzurra dal primo minuto. Dall'Inizio anche i compagni Cristante e Mancini
Potrebbe cambiare 10 giocatori su 11 Roberto Mancini, tra la gara di sabato contro la Grecia e quella delle 20.45 a Vaduz contro il Liechtenstein, confermando, a qualificazione già ottenuta, il solo Verratti. Di certo giocherà Nicolò Zaniolo, e sarà la prima da titolare con l'azzurro dei grandi per il giallorosso, classe 1999 come sei undicesimi della formazione dell'Under 21 scesa in campo ieri in Armenia. Con la più importante delle giovanili azzurre era tornato a giugno, dopo l'esordio coi grandi, per fare l'Europeo in casa, arrivò in leggero ritardo alla riunione tecnica dell'ultima gara, Di Biagio lo mise in punizione, insieme all'amico Kean, ma fu una punizione relativa perché quella gara fu l'ultima degli azzurrini, e il romanista l'avrebbe comunque saltata per squalifica, due cartellini gialli nelle prime due gare. E così Mancini ha chiuso il cerchio con le convocazioni del 30 agosto per Armenia e Finlandia, lasciandolo di nuovo con l'Under 21, sempre insieme a Kean.
Poteva permetterselo, lui che lo aveva convocato coi grandi, giusto un anno prima, quando ancora non aveva giocato un minuto in gare ufficiali con la Roma (e con l'Inter, l'anno prima, quando Spalletti lo lasciava sempre alla Primavera). Dieci giorni fa Kean è rimasto in Under 21, e Zaniolo, dopo aver espiato, è tornato nella lista dei grandi: sabato all'Olimpico, contro la Grecia ha giocato 3' (più recupero) al posto di Barella, oggi sarà titolare. Prima di tornare a casa, o quasi: domenica la Roma sfiderà la Sampdoria a Genova, città molto importante per la famiglia Zaniolo, visto che papà Igor ci è nato, ci è cresciuto calcisticamente, nelle giovanili blucerchiate, e ci è tornato nel 2005-06, per giocare con il Genoa, con cui ottenne la promozione in B. Quell'anno anche il bambino Nicolò venne tesserato per le giovanili rossoblù, poi la famiglia si spostò di poco, a La Spezia. È nato a Carrara, che dista una trentina di chilometri, solo perché il medico che seguiva la madre lavorava in quell'ospedale, ma la sua casa è sempre stata in Liguria: i primi anni alla Fiorentina faceva il pendolare, anche l'esordio nel calcio dei grandi lo ha fatto a Chiavari, con l'Entella.
Anche Cristante e Mancini
«Mi piacerebbe trovare qualche giovane anche per il dopo Europeo - ha dichiarato in conferenza stampa Roberto Mancini - fare 30 punti nel girone, migliorare il ranking e dare spazio a chi ha giocato di meno. Ne cambierò molti, ma ho ancora qualche dubbio. Saranno in campo di sicuro Sirigu, Biraghi, Belotti, Zaniolo, Bernardeschi, e vorrei far giocare Verratti. Romagnoli ha qualche problema, se non ce la fa gioca Bonucci. Jorginho è diffidato, vediamo: altrimenti Tonali o Cristante. Giocherà uno tra Izzo e Di Lorenzo e uno tra Grifo ed El Shaarawy». Cristante sembra nettamente favorito su Tonali, che è entrato nel giro già a fine 2018, deve ancora debuttare, ma a 19 anni sarà ben contento di farlo anche partendo dalla panchina. Non è stato citato Gianluca Mancini, ma giocherà anche lui, terza presenza in azzurro. Mentre Spinazzola, 90' (molto positivi) contro la Grecia, si riposerà, lasciando il posto a Biraghi.
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