Prospettiva Romanista: cominciamo dal titolo, c'è una ragione...
Il primo appuntamento della rubrica di Lorenzo Contucci su il Romanista
Quando Tonino mi ha chiesto un titolo per la rubrica mi è venuto di getto. Prospettiva romanista, dunque, per due ragioni: nell'epoca dei social, in cui ogni chiacchierata da bar è online, si è creato uno spazio di divisione tra romanisti. Si chiacchierava anche prima della Roma nei bar, in ufficio al mercato, ma le parole si disperdevano, ora rimangono fisse sui tablet, vengono rilette, commentate e condivise da una platea infinita. Prima venivano dimenticate ed erano solo i giornalisti che potevano creare polemiche: allo stadio si era tutti uniti.
Certamente, a volte anche per contestare, ma senza partito preso, con "tifosi" a priori pro o contro qualcuno che spera che quel calciatore sbagli un gol "perché è una pippa" e tale deve rimanere. Noi lo sapevamo bene che Petrini era una pippa, ma quando segnava quasi ci commuovevamo proprio per questo! Si era troppo impegnati a sostenere la squadra ad ogni costo. Sapevamo che non avremmo vinto nulla ma noi eravamo i tifosi della Roma. Tempus fugit e senza stucchevoli nostalgismi, il nome della rubrica vuole ricordare a tutti che abbiamo sostenuto la Rometta di Anzalone, quella di Giagnoni, quella di Valcareggi. I più anziani quella di Oronzo Pugliese. Certo, non si è più in quegli anni, ma tutti noi, ricordiamoci di essere romanisti.
Un'altra ragione delinea il perimetro della rubrica. Perché noi dobbiamo fare il nostro, ma dobbiamo essere agevolati e facilitati nel farlo. I veri sposi della Roma siamo noi tifosi. Ogni decisione nell'ambito dell'AS Roma dovrebbe tenere conto della prospettiva romanista, cioè di quella di coloro che seguono la Roma in maniera costante e che sono fidelizzati non da un brand ma dall'utero materno. A volte si è invece avvertita una sensazione di distanza tra la Roma e i suoi tifosi. Si vuole quindi essere un pungolo perché le cose che ancora non funzionano per coloro che seguono la Roma allo stadio vengano considerate importanti e risolte.
Le esigenze di sicurezza che spesso sono sconfinate nella disincentivazione del tifoso "da stadio" sono problematiche di importanza pari all'acquisto di un calciatore. Si parlerà in modo costruttivo delle cose che non vanno e che possono essere migliorate. Cercheremo di percorrere, se vorrete insieme, quella strada che ci farà nuovamente sentire parte dello spettacolo e non, come spesso avvenuto negli ultimi tempi, spettatori tollerati. Se vorrete aiutarmi, potrete farlo scrivendomi su Facebook o inviandomi una e-mail.
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