Olsen, parla l'agente: "Robin mandato via da Roma come Totti e De Rossi"
Il procuratore del portiere svedese: "Sono stato io a consigliare Monchi per trovare il sostituto di Alisson. L'anno scorso Trigoria era nel caos"
Hasan Çetinkaya, agente tra gli altri di Robin Olsen, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano svedese Bladet ritornando anche sulla rottura tra il portiere svedese e il club giallorosso: "Robin è stato mandato via per questioni politiche, come Totti e De Rossi".
La trattativa
"Dopo la vendita di Alisson dissi a Robin che sarebbe diventato il nuovo portiere della Roma. Lui mi chiese di smetterla di scherzare, di non prenderlo in giro e che voleva solo concentrarsi sulla riabilitazione dopo l'infortunio alla spalla. Ma per me era già tutto fatto. Ho incontrato Monchi a Trigoria e gli ho proposto Olsen. Monchi è una persona leale e sincera e anche se tutti i portieri del mondo stavano facendo la fila per venire alla Roma mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: "Sai cosa significa per me se va male un portiere preso a poco dal Copenaghen?". Io gli risposi: "Lo so, ma niente andrà storto. Fidati di me". Lui mi strinse la mano dicendomi: "Ok, hermano". Così abbiamo concluso l'affare".
"Come Totti e De Rossi"
"All'inizio è stato uno dei migliori portieri del mondo, ha giocato bene contro Juventus e Real Madrid. Poi intorno alla Roma sono iniziate alcune mosse "politiche", c'erano persone che voleva sbarazzarsi di altre ed è stato il caos. È finita che Monchi e Di Francesco sono stati mandati via e hanno rimosso anche Totti e De Rossi. Così anche Olsen è entrato a far parte di questa epurazione".
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