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Stadio della Roma: la società torna a incontrare il Comune

Il Campidoglio ha rassicurato la totale collaborazione ma anche la voglia di accelerare per chiudere l’iter burocratico

PUBBLICATO DA Andrea De Angelis
26 Settembre 2019 - 10:41

Meno di un'ora di confronto quello andato in scena ieri pomeriggio a via Petroselli, presso gli uffici del Dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Roma. Un'ora che però è servita a segnare la ripresa ufficiale del dialogo tra la pubblica amministrazione e i proponenti del nuovo Stadio della Roma. Dal luglio scorso le due parti non si vedevano e quindi il segnale arrivato ieri è di quelli forti. Non si è trattato, come ampiamente anticipato, di un incontro risolutore, ed anzi le questioni aperte pare che non siano state minimamente affrontate. Quella che è emersa è però la precisa e ferma volontà del Campidoglio di trovare finalmente una soluzione che permetta di arrivare velocemente in aula con i due documenti che ancora mancano all'appello: la Variante al Piano Regolatore Generale e la Convenzione Urbanistica.

Intorno al tavolo erano presenti Roberto Botta, vicedirettore generale del Comune, che recentemente ha preso in carico la gestione del dossier stadio, i direttori dei Dipartimenti Lavori pubblici, Fabio Pacciani, Urbanistica, Cinzia Esposito, e Mobilità, Carolina Cirillo. Per i proponenti invece presente il vicepresidente esecutivo giallorosso Mauro Baldissoni, a rappresentare il club, e a guidare la folta delegazione composta anche dai legali di Eurnova. Da parte dei rappresentanti del Comune è stata assicurata la massima collaborazione possibile, ed è stata manifestata l'intenzione di dare quell'accelerata di cui molti sentono il bisogno da tempo. Come scritto in precedenza non si è entrati nel merito dei problemi ancora aperti, si è invece deciso di lasciare lavorare gli uffici competenti, che nelle prossime settimane completeranno il lavoro sul progetto dello stadio, permettendo al Comune di presentare ai privati una proposta complessiva di Convenzione. Documenti che verranno quindi vagliati con attenzione dai proponenti e sui quali si tornerà a discutere in incontri formali. Per queste ragioni si è deciso di non fissare da subito un calendario di incontri, ma di rinviare ogni decisione al ricevimento di questa proposta. Le sensazioni sono state positive e le parti si sono lasciate nella convinzione reciproca di aver finalmente superato l'impasse di questa estate. L'obiettivo della sindaca resta quello di completare questa fase ed arrivare all'approvazione dei due documenti entro la fine dell'anno.

Da parte della Roma si spera, anche se ormai ci si confida sempre meno, di fare anche un po' prima, magari anche solo un mese, per poter arrivare in Regione entro la fine dell'anno e iniziare i lavori prima della prossima estate. Si tratta di speranze e nulla più, anche perché a questo punto non possono essere due o tre settimane in più o in meno a mettere in discussione tutto. L'urgenza è forse più sentita da Eurnova, che con l'approvazione della Variante e della Convenzione, potrebbe completare la cessione della propria quota al Presidente Pallotta per una cifra vicina ai 100 milioni di euro, e rientrare così delle passività accumulate in questi mesi e uscire di scena dal progetto. Ovviamente nella quota rientrerebbero anche i terreni di Tor di Valle, che verrebbero collocati nel vettore TDV Real Estate. Tornando ai documenti da approvare in Assemblea capitolina, le questioni ancora aperte non sono state affrontate, ma rinviate. Anche perché non è stata ancora trovata la quadra del cerchio da parte dei tecnici capitolini che devono mettere insieme le indicazioni (qualcosa di più a dire il vero) della Conferenza dei Servizi con le necessità dell'amministrazione. In ballo c'è sempre la contestualità delle opere pubbliche di mobilità, in particolare la ferrovia Roma-Lido, con l'apertura dell'impianto. Un lavoro non semplice, ma che sembra essere prossimo alla conclusione, e che (viene informalmente assicurato) dovrebbe soddisfare entrambe le parti. Si è quindi alla vigilia di quello che dovrebbe essere il capitolo conclusivo di questo eterno iter amministrativo. Nella speranza che si tratti di un lieto fine. 

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