Decreto Sicurezza bis e i problemi per la trasferta a Bologna: verso la soluzione
Dopo le proteste dei gruppi e le problematiche per la prima gara dei giallorossi fuori casa, una circolare dovrebbe risolvere la questione nel giro di pochi giorni
Quanto è bello andare in giro per gli spalti bolognesi. Sarebbe questo il desiderio di molti romanisti che sembra scontrarsi nuovamente con la burocrazia. Continuano a palesarsi senza sosta le problematiche legate alla prima trasferta stagionale in quel di Bologna, incontro in programma domenica 22 settembre alle ore 15 presso lo stadio Renato Dall'Ara. Nonostante l'inizio della vendita fissato nella mattinata di sabato scorso, decine e decine di romanisti sono ancora alle prese con l'impossibilità di acquistare un tagliando nonostante il possesso di una tra Roma e Away Card – tessere di fidelizzazione richieste obbligatoriamente ai residenti nella Regione Lazio per questa sfida.
Il motivo, come noto, è legato all'iniziale ed errata interpretazione dell'articolo 8 del discusso Decreto Sicurezza bis. Inizialmente, infatti, tale interpretazione aveva portato le Questure a negare l'acquisto a tutti i tifosi rei in passato di aver ricevuto un Daspo. Nonostante la pena scontata e la corretta riabilitazione, la prima lettura dell'articolo 8 ha così impedito alle società di concedere agevolazioni di ogni tipo: dagli abbonamenti all'ottenimento di una tessera di fidelizzazione. Nei giorni scorsi, come riportato su queste colonne, l'avvocato Lorenzo Contucci si è attivato per risolvere tali problematiche sfruttando la corretta interpretazione contenuta in una circolare dell'Osservatorio Nazionale diramata lo scorso 29 agosto. Motivo per cui, di giorno in giorno, molti tifosi con un passato caratterizzato dall'allontanamento forzato dagli stadi, sono riusciti a sottoscrivere abbonamenti e la Roma Card – tessera fondamentale per ottenere i tagliandi di quasi tutte le trasferte italiane. «Per le problematiche relative i biglietti per Bologna, entro 2-3 giorni la situazione si dovrebbe risolvere», il post pubblicato nel pomeriggio di ieri dall'avvocato Contucci basandosi appunto sul periodo di circa 10-15 giorni, a partire da fine agosto, per far entrare a regime la corretta interpretazione dell'articolo 8.
Diversi esponenti del tifo organizzato romanista, ma non solo, hanno inoltre annunciato di non voler sottoscrivere alcun abbonamento fino al momento in cui tale possibilità/diritto sia concesso a tutti quanti. O tutti o nessuno: questo il messaggio lanciato da molti tifosi come forma di solidarietà e vicinanza verso chi, come ripetuto a più riprese, pur avendo regolarmente scontato una pena continua ad essere discriminato sulle basi di errori di un passato anche lontano. L'augurio è che le prossime ore possano portare a una soluzione utile e positiva, con la speranza di assistere così alla corsa al biglietto per polverizzare i tremila tagliandi a disposizione per la Curva Ospiti del Renato Dall'Ara. Per consentire a tanti romanisti di passare la prima domenica della stagione tra una birra in compagnia, cori, battimani e una bandiera giallorossa da sventolare con fierezza.
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