AS Roma

Finlandia-Italia: Roberto Mancini pensa a Gianluca Mancini come terzino

Il neo difensore giallorosso secondo il commissario tecnico può giocare a destra, anche per far tirare il fiato al titolare Allessandro Florenzi

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
07 Settembre 2019 - 09:59

Allenamento mattutino ieri a Yerevan per la Nazionale di Mancini, dopo il successo di giovedì sera contro i padroni di casa dell'Armenia: in campo quelli che non hanno giocato, per gli altri lavoro tra palestra e piscina. E poi, nel pomeriggio, la comitiva azzurra è volata in Finlandia, dove domani sera - a Tampere, dove la Roma sfidò l'Ilves, in un ottavo di Coppa delle Coppe '91-92 - è in programma la sesta gara di qualificazione a Euro 2020. Le prime 5 la squadra azzurra le ha vinte tutte, prendendosi il primo posto nel girone, a punteggio pieno: il secondo è proprio della Finlandia, 12 punti su 15. Ha lasciato la comitiva Marco Verratti, che era diffidato e ha preso il giallo che farà scattare la squalifica. Al momento Mancini non sembra dell'idea di fare una nuova convocazione, la maglia del talento pescarese passerà a Sensi, che giovedì è entrato al posto del compagno di squadra Barella, e ha avuto un ottimo impatto sulla partita.

Ancora migliore quello di Lorenzo Pellegrini, subentrato a Chiesa, come esterno d'attacco: dovrebbe essere riproposto di nuovo in quella zona di campo. La novità potrebbe essere Gianluca Mancini, che l'altro Mancini, Roberto, tiene sotto osservazione dallo scorso novembre: lo ha già utilizzato due volte, a marzo contro il Liechtenstein, e lo ha rimesso in campo contro Bosnia-Erzegovina. In entrambi i casi il commissario tecnico azzurro lo ha utilizzato non da difensore centrale, ma da terzino destro (abbinandolo in entrambi i casi a un giocatore di maggiore spinta sulla fascia opposta: la prima volta Spinazzola, la seconda Emerson Palmieri). In nazionale quel posto è di Alessandro Florenzi, partito titolare giovedì contro l'Armenia: non è escluso che domani - magari a gara in corsa - possa farlo rifiatare il compagno di reparto.

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