Palla e corsa, è la Roma di Fonseca. E c’è anche Pau Lopez
Il credo tattico del tecnico portoghese: impostazione dal basso e gioco molto intenso. Il portiere inizia a lavorare con il preparatore Savorani
La personalità spesso è una dote innata ma può essere allenata. È quello che ha fatto Paulo Fonseca nel terzo giorno di ritiro a Trigoria in un "Fulvio Bernardini" occultato anche per le telecamere di Roma Tv che hanno trasmesso giusto qualche immagine delle fasi iniziali della seduta mattutina, aperta con un discorso del mister alla squadra in cui ha continuato a battere su due concetti chiave: ambizione e coraggio.
La comunicazione con il gruppo è una delle costanti di questo ritiro, come la presenza a bordocampo del direttore sportivo Petrachi che anche ieri ha assistito all'allenamento. Un lavoro lungo, durato circa due ore, in cui il gruppo al completo (tranne gli infortunati Gonalons e Riccardi) ha alternato la fase atletica con una lunga sessione di tattica. Già vi abbiamo raccontato di una preparazione fisica in cui il pallone è un elemento costante e anche ieri è stato così. Lo staff portoghese cerca di variare costantemente gli esercizi in modo da tenere sempre viva l'attenzione dei calciatori con l'aggiunta che l'utilizzo del pallone in questa fase permette di allenare anche la tecnica sotto sforzo.
Poi Fonseca ha ricominciato a plasmare il gioco della sua Roma. Mercoledì era partito dividendo la rosa in gruppi per lavorare di reparto iniziando dalla difesa. Ieri ha lavorato di squadra concentrandosi sull'impostazione della manovra dal basso e sull'uscita palla al piede dalla difesa. Sarà questo uno dei tratti distintivi della sua Roma che secondo i dettami di Fonseca dovrà avere il coraggio di giocare la sfera partendo dal portiere. A questo proposito ieri ha potuto testare le qualità di Pau Lopez che, dopo l'ufficialità del trasferimento dal Real Betis (diventando il portiere più pagato della storia della Roma), ieri ha assaggiato per la prima volta il prato di Trigoria.
Il primo giorno di Pau
Lo spagnolo è stato subito affidato alle sapienti mani di Savorani che lo ha iniziato con una seduta delle sue: lunga e impegnativa. Il mago dei preparatori ne ha scrutato i movimenti annottando con gli occhi i suoi pregi e i suoi difetti. Dal canto suo lo spagnolo ha cominciato a scoprire le nuove metodologie di lavoro e i nuovi colleghi, Mirante soprattuto visto che sarà il suo secondo, ascoltando con attenzione tutte le indicazioni di Savorani.
Al di là del lavoro sul campo, chi era a Trigoria descrive un Pau Lopez entusiasta di cominciare questa nuova avventura in giallorosso come dimostra il sorriso che aveva stampato in faccia nel suo primo giorno di ritiro. È stato accolto subito bene dal gruppo, in particolare dagli argentini Fazio e Pastore che con lui condivido il ceppo linguistico spagnolo e lo hanno aiutato ad inserirsi. Ma la lingua non sarà uno scoglio per lui visto che parla inglese e presto comincerà anche a masticare qualche parola di italiano. Dopo una mattinata molto intensa, la seduta pomeridiana è stata dedicata ad una sessione di test fisici che serviranno a Fonseca e al suo staff per tenere sotto controllo la gestione atletica del gruppo.
Anche oggi è prevista una doppia seduta di lavoro ma a differenza dei primi tre giorni, in cui il centro sportivo è stato off-limits per i giornalisti, la sessione mattutina sarà aperta ai media. Finalmente avremo l'occasione di vedere da vicino la nuova Roma di Fonseca.
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