Stramaccioni: "Totti è la romanità, il giorno dello scudetto ero in Curva Sud"
L'allenatore dell'Esteghlal Tehran ex Inter ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Francesco e Daniele ci fanno sentire romani anche a distanza di chilometri"
L'ex allenatore di Roma Primavera, Inter e Udinese, Andrea Stramaccioni, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. "È molto doloroso - ha detto il neo tecnico dell'Esteghlal Tehran, squadra iraniana, pensando all'idea dell'addio di Francesco Totti alla Roma - se di questo si parlerà, innanzi tutto, perché magari sono delle anticipazioni. Qualora fosse, mi permetto un commento più da tifoso che da addetto ai lavori, Francesco Totti rappresenta più di un calciatore per i romanisti e per i romani. Rappresenta la romanità. È un po' la continuazione ideale di Bruno Conti. Francesco Totti e Daniele De Rossi sono delle figure che vanno oltre e che ci fanno sentire romani anche a distanza di migliaia di chilometri. A prescindere da quello che succederà nessuno potrà togliere quello che è Francesco Totti per tutti i romani e i romanisti".
Ha poi continuato ricordando lo scudetto vinto nel 2001: "Ero esattamente in Curva Sud perché ero abbonato alla Roma. Fu una gioia indescrivibile e da tifoso non mi vergogno a confermarlo. Tra l'altro in quel periodo iniziavo la mia carriera da allenatore perché ero all'AZ Sport con gli allievi dilettanti. Ho un ricordo indelebile di quella partita, Totti, Montella, Batistuta e tutto quello che ne seguì".
Infine ha apprezzato Nicolò Zaniolo confidando che gli piacerebbe averlo nella sua avventura in Iran: "Considerando i giocatori che servono all'Esteghlal, che sta cercando un trequartista e una punta, Zaniolo e Kean non mi dispiacerebbero affatto, un anno in prestito però, non dobbiamo comprarli".
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