Questione ingaggi e rinnovi: El Shaarawy aspetta, Zaniolo firmerà
Il Faraone, reduce dalla miglior annata in giallorosso, vuole attendere il nome del nuovo allenatore L’ex Inter è deciso a rimanere, ma il problema è: con chi parlare?
«Ma se oggi dovessi parlare con la Roma, te sai mica con chi devo farlo?». No, non lo sappiamo e non possiamo aiutare quegli operatori di mercato, tutti, nessuno escluso, quasi si fossero messi d'accordo, che da qualche settimana ci pongono la domanda a proposito di giocatori in entrata, giocatori in uscita, rientri dai prestiti, rinnovi contrattuali. E la cosa non è certo il viatico migliore per una Roma che, al contrario, sul mercato deve e dovrà fare molto, in uscita e in entrata, senza considerare la marea di contratti in scadenza che ci sono da rinnovare o no tra i tanti dipendenti che lavorano tra Trigoria e via Tolstoj.
A proposito di contratti ci sono poi quelli dei calciatori. È vero non c'è nessuno in scadenza, compresi i non pochi giocatori che torneranno a Trigoria dai vari prestiti (Gerson, Defrel, Gonalons, Ponce, Verde, Sadiq giusto per ricordare i nomi più famosi). Questo non vuole dire che non ci siano una serie di situazioni che dovranno essere affrontate per non rischiare di perdere qualche giocatore, tra un anno o due, senza incassare neppure un euro. Ma pure qui, con chi si deve parlare? Ovvero: i procuratori di El Shaarawy, Zaniolo, Manolas, Lorenzo Pellegrini, volendo pure Fazio, con chi devono rapportarsi per discutere e trattare il futuro dei loro assistiti? L'interrogativo non potrà avere una risposta fino al momento in cui non sarà ufficiale chi sarà (Petrachi) il nuovo direttore sportivo.
Volendo andare nello specifico, non è esercizio di intelligenza pura, dire che i due casi più urgenti da risolvere sono quelli relativi a El Shaarawy e Zaniolo. Il Faraone è in scadenza il trenta giugno del 2020 e questo vuole dire che nello spazio di due-tre mesi bisognerà trovare un accordo per non rischiare di mettere definitivamente nelle mani della controparte il manico del coltello. C'è da dire che tra le parti c'è stato già più di qualche contatto (con il dimissionario Ricky Massara) in cui ovviamente non si è entrati nei dettagli di un nuovo accordo che non sarà semplice da trovare considerando pure che il Faraone è reduce dalla sua migliore stagione con la maglia giallorossa. Il fratello del giocatore, Manuel, che lo rappresenta avvalendosi anche della consulenza della società dei Pastorello (che ieri hanno annunciato di aver ingaggiato per la loro scuderia anche Gerson), in questo momento preferisce aspettare soprattutto per conoscere il nome del nuovo allenatore (per esempio qualcuno dice che se fosse arrivato Gasperini, El Shaarawy sarebbe stato contento a metà). Solo dopo si tornerà a parlare di ingaggio che difficilmente potrà essere inferiore ai tre milioni di euro (il giocatore parte da una base superiore ai due milioni e mezzo).
Discorso diverso è quello relativo a Nicolò Zaniolo. Il ragazzo ha dichiarato ufficialmente di essere positivo per la firma, cosa che in precedenza aveva ribadito anche il suo procuratore, Claudio Vigorelli. Tra le parti ci sono stati già diversi incontri, ma ora non si può fare altro che attendere. Certo, quando sarà, ci sarà da discutere sulla cifra, partendo da una base molto bassa, trecentomila euro netti comprendendo i bonus. Visto quello che il ragazzo ha fatto vedere in campo (non nell'ultima parte della stagione) si dovrà ovviamente moltiplicare per sei, forse pure di più, la cifra per arrivare a un accordo che comunque tutte le parti in causa dicono che si farà. Discorsi diversi sono quelli per Manolas e Lorenzo Pellegrini. Il greco ha chiesto un ulteriore aumento (cinque milioni), mentre il centrocampista, attraverso il suo procuratore, ha fatto sapere di voler rivedere le cifre. Per ora, la risposta, a entrambi, è stata che non se ne parla.
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