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Preliminari Europa League, dalle Far Oer al Galles: le possibili avversarie della Roma

Le trasferte più folli: dall'Islanda al Kazakistan, passando per il Galles e la Scozia. Ecco i viaggi che potrebbero affrontare i giallorossi

PUBBLICATO DA Valerio Curcio
29 Maggio 2019 - 16:06

Tutte le strade portano a Danzica. Sì, ma quanto sono tortuose. Pensate ad esempio a La Fiorita, club di San Marino, che partirà dal turno preliminare (ovvero l'ultimo) e proverà ad arrivare più in alto possibile. Perché iniziare proprio con loro questa antologia dei club che la Roma, se il Milan non verrà escluso, potrebbe incontrare ai preliminari di Europa League? Perché nel caso La Fiorita arrivasse due turni più su potrebbe proporsi un incontro da strappare le lacrime: Damiano Tommasi contro la sua Roma.

L'anno scorso l'amato ex centrocampista giallorosso, oggi presidente dell'Assocalciatori, giocò i preliminari proprio con il club sammarinese per riassaporare l'emozione di una partita europea. Non è ancora chiaro se lo rifarà anche quest'anno, ma da San Marino non smentiscono.

Prendiamo il volo verso l'estremo Nord: le remote Isole Far Oer possono contare su tre squadre, il Nsi Runavik, il Ki Klaksvik e il B36 Tórshavn, che proveranno a raggiungere i gironi. E un po' più a Nord, l'Islanda ha piazzato lo Stjarnan, il Breidablik e il Knattspyrnufélag Reykjavíkur, ragionevolmente abbreviato in KR.

Restiamo sulle isole, ma passando a quelle britanniche. Dall'Irlanda del Nord, oltre ai Crusaders di Belfast, la Roma potrebbe pescare una vecchia conoscenza: il Ballymena United, che fu asfaltato ai sedicesimi di Coppa delle Coppe nel 1981 con 2 gol giallorossi all'andata e 4 al ritorno. Sulla stessa isola, ma nello stato repubblicano, troviamo alcune squadre blasonate: i dublinesi Shamrock Rovers, che nove anni fa ai preliminari incontrarono la Juventus; il Cork City, club della città in cui viene prodotta la birra Murphy's, la "rivale" della Guinness, posseduto dai propri tifosi; e infine il St Patrick's di Inchicore, sobborgo della capitale irlandese.

Attraversando il Mare d'Irlanda, troviamo un'insidiosa sfidante: i Rangers di Glasgow, arrivati secondi in campionato. Con loro ci sono anche l'Aberdeen, unica scozzese oltre al Celtic a non essere mai stata retrocessa, e il Kilmarnock, campione di Scozia solo nel 1964-65. Scendendo ancora, oltre ai più blasonati Wolves in Inghilterra, troviamo una particolare squadra gallese: è il Cardiff Metropolitan University FC che, come è facile intuire dal nome, è una squadra universitaria, settima in Welsh Premier League.

Spostiamoci sul continente. Oltre alle insidie Eintracht ed Espanyol, risalta il Partizan di Belgrado con la sua caldissima tifoseria. Restando in area balcanica, tra le squadre macedoni ce n'è una particolare: è l'Akademija Pandev, fondata nel 2010 dal calciatore del Genoa e promossa nel 2017 per la prima volta in massima divisione. In Turchia c'è lo Yeni Malatyaspor, squadra giallo-rosso-nera dell'Anatolia orientale.

Possibile anche un ritorno in Azerbaigian: ci sono il Gabala con il suo stadio da 4.500 posti, il Neftçi Baku della capitale e il Sabail FK, fondato solo tre anni fa. La trasferta dell'anno scorso contro il Qarabag, oltre a essere la prima dopo il ritorno in edicola de Il Romanista, fu anche la più lontana di sempre in partite ufficiali: potrebbe essere già battuta nel caso la Roma incontrasse una delle tre squadre kazake qualificate al primo turno preliminare. Sono, per la cronaca, il Kairat, il Tobol e l'Ordabasy.

Ben rappresentati tutti i piccoli stati: l'Andorra con l'Engordany e il Sant Julià; San Marino con la citata La Fiorita e il Tre Fiori; Malta con il Balzan, gli Hibernians e il Gzira United; il Liechtenstein con il Vaduz; infine Gibilterra con il St Joseph's e una squadra che si sentirà a suo agio nella competizione: l'Europa.

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