AS Roma

Dovbyk-Shomurodov, 10 spezzoni insieme. Ma la coppia porta punti

In totale soltanto 247 minuti in campo contemporaneamente: ma le vittorie con Udinese e Lecce e i pari con Juve e Lazio arrivano con loro due in tandem

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
29 Aprile 2025 - 15:19

Dieci spezzoni di gara, eppure sufficienti a convincere tanti – Ranieri compreso – che sia la strada giusta da seguire: la coppia Dovbyk-Shomurodov guadagna consensi, al punto che il testaccino ha deciso di schierarla dall’inizio a San Siro contro l’Inter, in una partita fondamentale per la corsa europea. Qualche settimana fa, lo stesso Sor Claudio aveva smorzato un po’ la possibilità di vederli insieme dal primo minuto. «Fino al venerdì penso sempre a metterli insieme – aveva detto alla vigilia di Roma-Verona – ma poi se devo cambiare non ho altri giocatori da mettere lì davanti. Sta a me trovare la soluzione giusta». La soluzione, alla fine, l’ha trovata alla Scala del calcio, proponendo per la prima volta dall’inizio il tandem composto dall’ucraino e dell’uzbeko: i due non hanno brillato, ma – quel che conta di più – la Roma ha centrato la vittoria. In totale contro l’Inter 58’ l’uno al fianco dell’altro, prima che Baldanzi rilevasse Eldor: ad oggi, è lo spezzone più lungo dei dieci in cui le due punte sono state contemporaneamente in campo. Con buoni risultati in più di una circostanza.

I precedenti

Il primo a schierarli insieme è stato De Rossi, in Roma-Empoli del 25 agosto scorso, seconda di campionato: Shomurodov, mandato in campo al posto di Soulé al 77’, dopo appena 3’ timbrava il cartellino, senza però evitare la sconfitta casalinga per 2-1 con i toscani. Nell’1-1 di Monza, invece, i due hanno avuto modo di giocare assieme soltanto 4’ più recupero; mezz’ora abbondante in Roma-Bologna, ultima in giallorosso di Juric, con Shomurodov subentrato sempre a Soulé al 57’ che ha servito a El Shaarawy l’assist per il definitivo 2-3.

Arriva Claudio Ranieri e le cose cambiano, sotto ogni punto di vista o quasi. Il 26 gennaio scorso la Roma torna a vincere in trasferta dopo nove mesi: a Udine, chiuso il primo tempo sotto 1-0, il tecnico romano manda in campo Eldor e lo affianca ad Artem; i giallorossi vincono con due rigori di Pellegrini e dello stesso Dovbyk. Col Napoli inizia Shomurodov, Dovbyk entra al 64’, ma all’80’ l’uzbeko esce e nel finale la Roma pareggia con Angeliño. La coppia invece porta risultati a Lecce (entra Shomu e Dovbyk all’80’ firma il gol-vittoria) e con la Juventus (Eldor entra e segna subito l’1-1); anche nel derby, nonostante i due non influiscano in maniera diretta sul gol di Soulé, il pareggio arriva quando sono contemporaneamente in campo. Con il Verona – altra gara decisa da Shomurodov – Dovbyk entra nella ripresa e l’ex Cagliari esce prima del 90’.

Un’idea per il rush finale

Veniamo quindi alla gara più recente, quella vinta a San Siro contro l’Inter: Shomurodov si è dato da fare, senza però incidere più di tanto, mentre Dovbyk ha fallito il possibile 2-0 romanista. Ciò nonostante, i due – quando giocano molto vicini – dimostrano di rappresentare un’ottima soluzione per Ranieri. «Shomurodov entra bene e spacca la partita – aveva detto due settimane fa il tecnico – e con lui anche Dovbyk si sente meno isolato. Con due punte siamo più ficcanti, più verticali». Servirà eccome, essere verticali, nelle prossime partite, a partire da quella di domenica contro la Fiorentina. La coppia che qualcuno ha già ribattezzato “la Shomurodovbyk” rappresenta un’arma preziosa a disposizione della Roma sia a partita in corso, sia – come ha testimoniato il successo di Milano – dal primo minuto.

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