Nainggolan: "Spero oggi la Roma allunghi la sua striscia. Allenatore? Voto sempre De Rossi"
Il belga, doppio ex di Roma e Inter, ha parlato in vista della sfida di oggi pomeriggio: "Per Ranieri i giocatori si buttano nel fuoco. Svilar merita di vincere"


È tornato a parlare Radja Nainggolan. Idolo assoluto nella sua esperienza alla Roma dal 2014 al 2018 e successivamente giocatore dell'Inter dal 2018 al gennaio 2021 (con un'esperienza, nella stagione 2019-20, in prestito al Cagliari), il belga si è concesso ad un'intervista a "La Gazzetta dello Sport" in occasione del match tra due delle sue ex squadre, la sfida di San Siro in programma oggi alle 15. Queste alcune delle sue parole:
"Vorrei che la Roma continuasse nella striscia positiva, ma il livello tra le rose è diverso e a San Siro ci sarà voglia di reagire”.
Inzaghi o Ranieri: lei con chi si sarebbe trovato meglio?
“Inzaghi lo conosco, sono stato con lui un pochino: una brava persona che lavora benissimo tatticamente. Ranieri non l’ho mai avuto, ma sembra un gran signore. E dovunque vada vedo giocatori pronti a buttarsi nel fuoco per lui: questo deve contare qualcosa. Con lui la Roma è rinata”.
A proposito, se potesse scegliere lei, chi sarebbe il prossimo tecnico della Roma?
“Non bisogna tirare per la giacca Ranieri e rispettarlo. Poi il mio nome è sempre De Rossi che, quando è arrivato sulla panchina della Roma, ha fatto meglio di Mou. E meritava più tempo”.
Ma è vero che quando c’era De Rossi lei sarebbe potuto tornare?
“No”.
Quale tra quelli in campo è il giocatore che più l’emoziona?
“Barella perché un po’ mi rivedo in lui nella generosità, l’ho visto crescere da bambino e adesso è a un livello pazzesco. Lavora tanto per gli altri, tira fuori le qualità di chi sta attorno a lui, si fa un “culo” così per la squadra anche se non segna tanto”.
Barella-Calha-Micki: sono più forti del suo centrocampo alla Roma, quando giocava con Strootman, Pjanic e De Rossi?
“Non solo a centrocampo, ma tra questa Inter e la mia Roma vinciamo sempre noi. Oggi il livello è più basso, a noi è mancato lo scudetto perché c’era una grande Juve. Ma senza Bonucci, Barzagli e Chiellini, sono andati a picco pure loro”.
Saelemaekers e Svilar, due belgi come lei a Roma.
“I 20 milioni per riscattare vanno pagati subito. Svilar è di Anversa come me e merita di giocare per vincere: spero che la Roma prima o poi glielo consenta. E che giochi in nazionale, presto”.
“Quante volte ho dovuto insultarlo…” ha detto di lei Walter Sabatini: qualche esempio?
“Testa di ca… almeno una volta al giorno. Ma da lui l’ho sempre accettato. Resta una delle persone più importanti per la mia carriera. Se si parla di calcio, nessuno sa spiegare come lui”.
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