AS Roma

Un abbraccio che non teme sconfitta

In quasi 3.000 a seguire la seduta della squadra. Ranieri, Svilar e Mancini i più acclamati

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
18 Aprile 2025 - 06:00

Un allenamento come un altro a due giorni da una partita, ma con la grande differenza di avere l’abbraccio di 3.000 persone e tanti bambini. Se per i giocatori può essere stato un pomeriggio diverso da quelli vissuti a Trigoria, perché dimostrazioni d’amore del genere non possono lasciare indifferente nessuno, per tanti dei romanisti presenti iniziative del genere rendono giornate come questa indimenticabili. L’esempio più chiaro è quello ai bambini, che magari sono così piccoli da non interessarsi minimamente a dove la squadra arriverà in classifica, se la Champions è un obiettivo concreto o irraggiungibile e così via. Per loro conta vedere da così vicino la squadra,  anche solo sfiorare i giocatori e sognare di diventare uno di loro stando in braccio alla mamma o al papà con una gioia enorme negli occhi. Certamente è questo il lascito più importante di una giornata come quella di ieri al Tre Fontane, a due giorni da Roma-Verona e in prossimità delle feste di Pasqua. «Vogliamo ringraziare tutti voi per essere qui. È bello vedere tanti bambini qui con noi - ha detto il tecnico Ranieri alla fine della seduta - loro sono il futuro della Roma e so che non ci abbandoneranno mai. Siamo qui per augurarvi buone feste pasquali, e sempre forza Roma». 

Questo pomeriggio particolare è iniziato alle 14 quando si sono aperti i cancelli del Tre Fontane e quando nelle successive due ore in quasi 3.000 hanno preso posto sulle due tribune, con alcuni che hanno aspettato fuori per accogliere il pullman della squadra all’arrivo allo stadio. Poi è partito l’inno e, con le bandierine predisposte su ogni sedile le tribune si sono colorate di giallorosso in una coreografia in piccolo. Poi l’ingresso della squadra e i cori per il tecnico, il più acclamato, clamore per Svilar e gli auguri a Mancini per il suo compleanno (non è mai arrivato Dybala, il grande assente di giornata).  E poi durante la partitella era bello fare il tifo per tutti, era un Roma contro Roma seguito come una partita vera ma senza nessun romanista scontento (con tanto di simpatiche “proteste” nei confronti dell’arbitraggio di Sir Claudio). 

Finita la breve sessione di lavoro, la squadra ha fatto un giro di campo per prendere un’altra volta tutto l’amore della sua gente e stavolta con loro sul prato del Tre Fontane c’erano alcuni bambini fortunati che andavano mano nella mano con i calciatori con tutta la gioia negli occhi di cui sopra e la sensazione di sentirsi parte integrante della Roma.  La certezza è che loro non lo dimenticheranno mai e che i romanisti sanno stare vicini al proprio gruppo anche quando le annate non sono complessivamente esaltanti, mentre la speranza è che da questo bagno d’amore gli uomini di Ranieri prendano forza e coraggio per riuscire a  conclude

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