Tutti per uno, Paulo per tutti. L’uomo in più ora è Dybala
La Joya ha chiesto e ottenuto di stare in panchina al derby

(GETTY IMAGES)
Alla fine Dybala al derby è stato convocato davvero. No, ovviamente non si è trattato di un recupero lampo dalla lesione al tendine semitendinoso, ma il semplice (non scontato) frutto del legame tra Paulo e la Roma. Pur non potendo aiutare con le sue giocate la Joya ha deciso, dai giorni immediatamente successivi all’intervento al quale si è sottoposto nella Fortius Clinic di Londra, di voler trascorrere questi mesi di convalescenza col resto dei suoi compagni, di cui ormai si sente leader non solo tecnico, ma anche emotivo.
Detto, fatto. Le giornata di Dybala scorrono veloci a Trigoria, dove Paulo condivide tutto col resto della squadra, dai pasti allo spogliatoio, fatta eccezione ovviamente per il lavoro sul campo. La sua gamba sinistra ha bisogno ancora di una lunga terapia, anche se le buone risposte del suo corpo hanno allontanato le ipotesi più pessimistiche, fissando il suo possibile rientro all’inizio di luglio, quando la Roma si ritroverà per iniziare la preparazione estiva, sotto la nuova guida tecnica del “mister X” che prenderà il posto di Ranieri. Al fianco dei compagni durante le sedute di lavoro, ma non solo. Dopo un paio di giorni di relax a Montecarlo, dove la Joya ha assistito a qualche incontro di tennis nell’Atp Masters 1000 vinto dall’amico Alcaraz (che ha battuto l’altro ieri in finale l’italiano Musetti), Dybala è rientrato in tempo nella Capitale per assistere a Lazio-Roma.
Già per Roma-Juve Paulo si era riaffacciato all’Olimpico, viaggiando da Trigoria allo stadio insieme alla squadra in pullman, andando nello spogliatoio nel prepartita, all’intervallo e dopo il triplice fischio e assistendo alla sfida al suo passato dalla Monte Mario. Per il derby Dybala ha voluto fare qualcosa di più. Ha chiesto e ottenuto dalla società di poter guardare la gara da bordocampo, in panchina, con la Roma che lo ha così inserito direttamente tra i convocati nella distinta ufficiale presentata alla Lega Serie A.
Alzi la mano chi con la mente è tornato indietro al 2006 quando Totti, infortunato, festeggiò il 2 a 0 alla Lazio che permise alla Roma di Spalletti di raggiungere le 11 vittorie consecutive. Questa volta l’esito è stato diverso, ma vedere Dybala esultare con l’amico (ed erede) Soulé è stato comunque emozionante. Segno dell’unità d’intenti ritrovata grazie a Ranieri. Con lui Paulo è tornato al centro e lo sarà anche nella prossima stagione, al momento l’ultima da contratto (il rinnovo automatico ha spostato la scadenza al 2026), ma l’intenzione comune è di spalmare l’oneroso ingaggio e proseguire insieme. Tutti per uno, Paulo per tutti.
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