Il Settebello del derby, Ranieri punta sui veterani
Quattro dei nostri sanno già come segnare al derby. Oltre a Dybala, che domenica tiferà dagli spalti, contro di loro a segno anche Soulé e Shomurodov con Frosinone e Genoa

(GETTY IMAGES)
El Shaarawy, Pellegrini, Mancini, Saelemaekers. Sono loro i Fantastici 4 del derby, l’altra dose di esperienza, oltre a quella di Claudio Ranieri, cui la Roma è pronta ad aggrapparsi in vista di domenica. Ad aiutare il tecnico nella sua ultima stracittadina in panchina, una squadra che ha nei giocatori sopra elencati i propri punti di riferimento contro la Lazio. Senza scordare altri protagonisti come Cristante e Paredes (Bryan, con 13 derby disputati, è tra i più presenti; Leandro dimostra in ogni occasione di sentire e non poco la rivalità con i cugini), mettendo da parte tutte le possibili gerarchie a livello di organico, sono loro quelli che negli anni hanno avuto il merito e l’onore di far esplodere la parte giusta dell’Olimpico nel giorno più importante.
Il primo è stato El Shaarawy (unico presente in rosa, insieme al 16 argentino, nell’ultima vittoria in casa della Lazio), con il colpo di testa che diede il via alla goleada, il 4-1 dell’aprile 2016. Il Faraone si era poi ripetuto un anno più tardi, nella semifinale di ritorno della Coppa Italia 2016/17. Da lì non ha più inciso, ma guida la classifica dei più presenti con 15 derby disputati.
Alle sue spalle, il capitano Lorenzo Pellegrini, che proprio con i derby ha un rapporto speciale: rimasto in panchina in entrambe le gare della stagione 2017/18, aveva iniziato la sua seconda annata in giallorosso tra le critiche e le molte difficoltà ad imporsi nei due di centrocampo del 4-2-3-1 di Di Francesco. Eusebio fu costretto, nel derby del 29 settembre 2018, a inserirlo da trequartista a causa dell’infortunio di Pastore nel primo tempo. Il numero 7, di tacco, portò la Roma in vantaggio (i giallorossi vinceranno poi 3-1) e regalò una prestazione da applausi. Da lì, la svolta che lo porterà ad essere titolare e capitano della sua squadra del cuore. Anni dopo, nell’unico derby vinto da José Mourinho, suggellò con una punizione magistrale (sotto gli occhi di un certo Francesco Totti) il 3-0 con cui la Roma liquidò la Lazio in 45’. Persino in quella che (a giudicare dalle statistiche) sembrerebbe essere la sua peggior stagione in giallorosso, uno dei pochi acuti di Pellegrini arriva contro la Lazio: l’annata è quella attuale, il match è quello d’andata, in cui - schierato a sorpresa - sblocca il risultato con un destro a giro meraviglioso.
Qualche minuto dopo arriverà la firma di Saelemaekers: il belga, dopo la squalifica, scalpita per riprendersi la fascia destra. Proprio come a gennaio, non si sa con certezza se Pellegrini partirà titolare, e così a guidare i giallorossi dal 1’ potrebbe essere Gianluca Mancini, che con un’incornata sotto la Sud, poco più di un anno fa riportava la Roma di De Rossi a vincere un derby a quasi due anni di distanza dall’ultima volta. El Shaarawy, Pellegrini, Mancini, Saelemaekers: su di loro Ranieri punterà dunque domenica.
Non potrà contare su Dybala, che, pur non avendo mai segnato nei derby, è il giocatore con più gol alla Lazio: ben 7. Al suo posto potrebbe agire un altro argentino, Matias Soulé, che in casa della Lazio ha già segnato con il Frosinone. Allargando quindi il campo di ricerca, ad aver segnato sul campo dei biancocelesti risulta poi anche Eldor Shomurodov, nel 2021 con il Genoa. Tra questi sette e Ranieri in panchina (cinque derby vinti su cinque), la Roma ha perciò nell’esperienza un’ottima carta da giocarsi domenica
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