VIDEO - L'ultimo Lazio-Roma di Ranieri: "I romanisti stanno a godè come ricci"
Il 7 novembre 2010 i giallorossi privi di Totti battono 2-0 i laziali con le reti di Borriello e Vucinic dal dischetto. Memorabile la conferenza post partita del tecnico

(GETTY IMAGES)
Domenica saranno passati 5.271 giorni dall'ultima volta in cui Claudio Ranieri ha guidato la sua Roma dalla panchina in un derby "in casa" dei biancocelesti. Era il 7 novembre 2010 e, ironia della sorte, il giorno in cui la prossima stracittadina avrà inizio da quel giorno saranno trascorsi 753 sabati e 753 domeniche, numero tutt'altro che casuale per la storia della Capitale.
Le formazioni e la partita
A parte le curiose notazioni di calendario, quel Lazio-Roma è arrivato quando il campionato era ancora poco più che in fase embrionale. Dopo 10 giornate di campionato la Lazio di Reja era prima a 22 punti (chiuse l'annata quinta a 66), contro i 15 dei giallorossi (arrivarono sesti a quota 63). Come avverrà con Dybala questa domenica, la squadra di Ranieri si presentava senza il giocatore più forte in rosa che a quel tempo, neanche a dirlo, era Francesco Totti (squalificato nella gara precedente vinta contro il Lecce). Dentro allora Borriello e Vucinic da punte in un 4-3-1-2 con Menez alle loro spalle da trequartista, a centrocampo De Rossi mediano con Perrotta e Simplicio ai lati, in difesa davanti a Julio Sergio la coppia Mexes-Burdisso, con Cassetti terzino destro e Riise sulla corsia mancina. In un Olimpico in piena contestazione anti "Tessera del tifoso" e in un clima piuttosto teso, alle 15 di quel 7 novembre iniziava una sfida con un primo tempo bloccato e con poche emozioni. Intorno al 40’ infortunio di Menez e l’ingresso di Greco, che si è visto subito annullare un gol per fuorigioco.
Il terzo:
— Stewolf ???? (@StewolfX) January 6, 2025
Lazio Roma 0-2 (07 novembre 2010)
⚽️ 52' Marco Borriello
⚽️ 87' Mirko Vučinić
ROMA: Julio Sergio, Cassetti, Burdisso, Mexes, Riise, Simplicio, De Rossi, Perrotta (78' Brighi), Menez (39' Greco), Borriello (84' J.Baptista), Vucinic. pic.twitter.com/5MhInSRNs5
"Er fumo della pipa"
Al 6’ della ripresa la prima svolta: mani di Lichsteiner in area su tiro di Simplicio, rigore per la Roma e prima firma nel derby per Borriello con la complicità di Muslera. Così la gara si è accesa e la squadra di Reja ha provato a reagire impattando due volte su un super Julio Sergio, poi una traversa romanista con un ispirato Simplicio, un rigore ingiustamente reclamato a Morganti dai biancocelesti, un palo di Foggia da distanza ravvicinata, fino al raddoppio romanista ancora dagli 11 metri stavolta firmato da Vucinic (fallo di Dias su Julio Baptista).
È finita 2-0 per la Roma vittoriosa con merito, con la festa sul campo e De Rossi che è corso ad arrampicarsi sulle cancellate della Sud per esultare, mentre le polemiche laziali per la condotta arbitrale si sono protratte a lungo nel post gara per la condotta di Morganti. La conferenza stampa di Ranieri avvenuta subito dopo il triplice fischio è una delle più memorabili forse dell’intera carriera del tecnico di San Saba. “La Lazio ha perso per l’arbitro? - ha chiesto a un giornalista biancoceleste che lo invitava a commentare gli episodi arbitrali - No? E allora basta, ve state ad attaccà al fumo della pipa. State dando ancora più soddisfazione a tutti i romanisti, li state a fa godè, come ricci stanno a godè”. Storia.
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