Com’è giocare con calciatori come Paredes e Koné? Come vedi il tuo primo derby da calciatore della Roma?

"Giocare al fianco di grandi campioni è facile, per certi versi, ma anche complicato. È normale che ci sia sana concorrenza tra di noi. Ma sento che sto imparando molto da loro, sto crescendo, sia giocando, sia osservandoli in azione. La prossima partita è il derby e non vedo l’ora di viverlo. Siamo già concentrati, con la testa all’allenamento di domani, che sarà il primo della settimana. Vedremo come andrà la partita, ma sono davvero felice di poter vivere questa emozione".

Ti aspettavi di entrare in campo? Cosa hai pensato quando il mister ti ha chiamato?

"Sì, me lo aspettavo, perché queste sono le partite che ogni calciatore sogna di giocare. Quando sei in panchina, speri sempre di avere l’opportunità di dare il tuo contributo. Quando il mister mi ha chiamato per scaldarmi, ho provato prima di tutto felicità, perché era la mia prima partita all’Olimpico. Ma soprattutto ero contento di poter lottare per la squadra, per la maglia e per questi tifosi".

Ti aspettavi di giocare di più?

"Sono un giocatore della Roma e mi piacerebbe restare qui. La concorrenza è molto alta, siamo in tanti e tutti calciatori di livello. Cerco sempre di lottare e di ritagliarmi il mio spazio. Il gruppo è molto unito, siamo come una famiglia, anche se c’è sana competizione tra di noi. Credo che, a tempo debito, si potrà parlare anche della mia situazione contrattuale".