Roma-Juventus: Florenzi ci sarà, nessuna lesione per il terzino
I giallorossi alle prese con gli interrogativi sul futuro dopo il rifiuto di Conte, tirano un sospiro di sollievo recuperando il numero 24 per la sfida con i bianconeri
Nulla di serio per Alessandro Florenzi. La Roma, alle prese con gli interrogativi sul futuro dopo il gran rifiuto di Conte, tira un sospiro di sollievo recupera il numero 24. L'esterno destro romanista, infatti, ieri mattina si è sottoposto agli esami strumentali, che fortunatamente hanno escluso lesioni muscolari. Dopo il problema alla coscia destra rimediato a Marassi, che aveva portato Florenzi a chiedere il cambio e a farsi sostituire da Karsdorp prima del pareggio del Genoa, si era temuto il peggio, soprattutto in vista della Juventus che farà visita alla Roma domenica sera alle 20.30. Alessandro, tra i più lucidi nella gara che probabilmente ha messo la parola fine sul sogno Champions della squadra di Ranieri, è dunque pronto a mettersi al lavoro e rientrare nella lista dei convocati. Per lui è stato programmato ancora qualche giorno di allenamento individuale, poi dopo il rientro in gruppo, potrà puntare dritto verso la Juventus.
La squadra è tornata ieri in campo al centro tecnico Fulvio Bernardini dopo un giorno di riposo: la seduta è cominciata in palestra per poi spostarsi su Campo Testaccio, dove Ranieri ha ritrovato sia Daniele De Rossi che Davide Santon, reduci dallo stesso problema al bicipite femorale (destro per il Capitano, sinistro per l'esterno ex Inter), che hanno ricominciato a lavorare con il gruppo. Lavoro individuale per Diego Perotti, che non si dovrà sottoporre ad esami strumentali ma che continua a sentire dolore al bicipite femorale destro e resta in forte in dubbio per la gara contro i campioni d'Italia guidati da Allegri.
Per la sfida con la Juve, Ranieri dovrà fare più di un ragionamento sulla formazione: partendo dall'attacco, si danno per scontate le conferme per El Shaarawy e Dzeko, che sono un po' l'anima dell'attacco giallorosso in questo momento. Il Faraone è, se possibile, in continua crescita. Dopo aver raggiunto la doppia cifra si è superato con la rete di sinistro a Genova alla sua ex squadra. Il bosniaco invece non segna ma fa segnare, gestisce la regia del reparto offensivo che tiene in piedi praticamente da solo. Ma, insomma, al di là di quello che accadrà in futuro, in questo momento è imprescindibile. Né Schick fa quel qualcosa in più per rendersi competitivo, anzi.
Subito dietro i due tenori romanisti dovrebbe agire ancora Lorenzo Pellegrini, anche se qualche chance se la gioca anche Zaniolo che sulla destra continua a non essere incisivo (in questo caso Pellegrini potrebbe arretrare con uno tra Cristante e Nzonzi esclusi dalla linea mediana). E, magari a partita in corsa, lo stesso Javier Pastore, che dopo la buona prova con il Cagliari era stato chiamato in causa anche a Marassi per dare il suo contributo a sbloccare il risultato, ma non ha fatto in tempo a entrare perché avrebbe dovuto prendere il posto di El Shaarawy proprio quando Stephan è andato a segno per il provvisorio 1-0. Abbondanza anche a destra dove Kluivert gode sempre di grande considerazione da parte del tecnico e si sfiderà per una maglia con Zaniolo e Ünder.
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