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Baldieri: "Pellegrini? Troppe responsabilità. Soulé va aspettato, ma alla Roma non si fa"

Intervenuto a Radio Romanista, l'ex calciatore: "Ora gestisco un albergo a Lecce. La squadra di Ranieri è da quarto posto, se gioca come sa non avrà problemi"

PUBBLICATO DA La Redazione
26 Marzo 2025 - 18:03

Paolo Baldieri è intervenuto a Radio Romanista nel corso della trasmissione "Roma All News". Da Ranieri al Lecce, passando per Soulé, Pellegrini e Falcao, ecco le parole dell'ex calciatore giallorosso con un passato tra le fila dei salentini. 

Sull'arrivo di Ranieri.

"All'inizio della stagione eravamo tutti un po’ preoccupati perché vedevamo la zona retrocessione vicina. Ora non è che vedi una Roma che gioca in modo spettacolare ma alla fine i risultati concreti ci sono. Ranieri è un allenatore concreto e ha messo le cose a posto. Ora ci stiamo giocando un posto in Europa e prima di lui non era possibile. È in queste situazioni che vedi l'importanza di un allenatore. Lui non fa un grande gioco ma riesce a stimolare i giocatori ed a migliorare le loro qualità: questa è la cosa principale. Poi ci può essere il gioco di Mourinho o di Guardiola... ma ora si lotta in classifica e siamo a soli due punti dalla Lazio".

Sulla sua vita a Lecce.

"Sì ho preso da pochi giorni la gestione di un albergo ristorante affacciato sul mare. Però a parte questo il posto è bello, si vive bene. L'unico neo è che qualche leccese mi rompe ancora per Roma-Lecce 2-3. Un po’ di anni fa il Lecce vinse 4-2, andai allo stadio con mio figlio: lui con la sciarpa della Roma, io con quella del Lecce. Alla fine della partita si girò e mi disse: "Sei un traditore, tu sei nato a Roma, hai giocato nella Roma, come fai?". Io risposi semplicemente che quei tre punti alla Roma non sarebbero serviti, al Lecce sì, perché rischiava di retrocedere".

Sull'approccio ai social.

"Mi piace leggere qualche discussione sui social, c'è gente che dice che sarei dovuto essere l'erede di Bruno Conti, che ero fortissimo. Una volta sotto a una foto di Totti, uno ha commentato "Sì ma Baldieri era più forte". Totti aveva grande doti tecniche e di pensiero, pensiero perché le sue giocate nessuno riusciva a capirle prima. Aveva una bravura enorme nel leggere le pressioni".

Su Soulé.

"Purtroppo la Roma è una squadra che non aspetta i giovani. Io vedo Soulé e dico che è un giocatore che aspetterei, perché fa delle giocate assurde. Ma qui a Roma nessuno aspetta, vogliono tutti troppo e subito però alla fine questo non è un ambiente vincente, è un ambiente dove puoi vincere, è diverso".

Su Pellegrini.

"Pellegrini è un ragazzo a cui hanno dato troppe responsabilità, nel senso che non è un fuoriclasse. È un buon giocatore, il problema è che ci si aspettava troppo dopo uno come Totti, quindi questo lo ha un po’ schiacciato.  Non è facile, come con Giannini dopo Di Bartolomei, però da Pellegrini ci si aspetta troppo. Lui comunque non ha troppa tecnica ed è un po’ lento, perciò in campo o si ritaglia un posto in cui non ha pressioni o va in difficoltà. Rimane comunque un ragazzo di Roma, ma io gli toglierei un po’ di responsabilità: ecco per esempio senza fascia per me andrebbe meglio".

Su Falcao.

"Falcao sapeva di essere osannato, quindi aveva un atteggiamento da re. Io ho imparato tanto vicino a lui, mi insegnava tante cose. Tra "prova a fare questo", e "prova a palleggiare così", mi dava consigli. Poi aveva un'altra intelligenza in campo: vedeva il gioco prima degli altri. Io lo adoravo però ammetto di esserci rimasto un po’ così quando non ha tirato il rigore in finale di Coppa dei Campioni, mi manca giusto questa tacca per poterlo mettere sopra a a tutti, dove invece metto Totti".

Sull'addio al calcio.

"Ho smesso così presto perché avevo dei muscoli 'di velluto', problemi di schiena".

Su Liedholm.

"L'allenatore che mi ha lasciato più libertà? Il primo è stato Liedholm, mi diceva "gioca come sai", "prova", "fai dribbling", "devi tirare cattivo". E lì intendeva tiro secco, deciso, con il portiere che non deve fare in tempo a capire".

Sul Lecce di oggi.

"Quanto dovete preoccuparvi, dipenderà dalla Roma. Se gioca bene come sa fare non ci sarà da preoccuparsi. L'unica preoccupazione potrebbe essere Krstovic, che ha ricominciato a fare gol, è bravo. Poi il campo del Lecce è sempre stato un po’ ostico, ma la rosa della Roma è da quarto posto in classifica. Se gioca come sa, non deve preoccuparsi, anche perché il Lecce ha qualche problema in difesa".

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