Ranieri: "Dovbyk ha bisogno di affetto. Dybala? Non è un infortunio al ginocchio"
Il tecnico giallorosso: "Domani Paulo farà gli esami di rito, speriamo bene. Con questi tifosi possiamo credere in tutto, ci sostengono ed è meraviglioso"

(GETTY IMAGES)

Al termine della partita contro il Cagliari, Claudio Ranieri ha parlato a Dazn. Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso: "Dovbyk ha bisogno di affetto e comprensione. Gli ho detto che non deve vivere solo per il gol, ci vuole una prova gagliarda. Era importante che facesse una prova del genere, finché ne ha avuto, ha giocato e ha fatto bene".
Bisognava rialzarsi dopo la ferita. Giocare subito vi ha aiutato?
"Non lo so, ai ragazzi ho chiesto di rialzarsi. Lo stadio credeva in noi e noi dovevamo rispondere presente. Serviva una prova di sacrificio. Sono contento, avete visto anche gli altri risultati, imprevedibili. Il girone di ritorno è completamente diverso".
Svilar è stato decisivo nel momento determinante.
"Sicuramente. Essendo impegnato raramente durante la partita, lui si fa sempre trovare pronto. Contiamo tantissimo su Mile".
Ora arriva la sosta. Viene al momento giusto? Oppure avresti voluto continuare a giocare?
"Difficile rispondere, tanto i ragazzi vanno in nazionale quindi non recupereranno. Quando torneranno, faremo di necessità virtù. Vedremo chi è più reattivo, andremo a Lecce e non sarà facile".
Dybala?
"Ha sentito male dietro la coscia, non è nulla al ginocchio. Domani faranno tutti gli esami, speriamo non sia successo nulla".
Siete a due punti dalla Lazio, poteva immaginarlo?
"Io quando sono arrivato non ho pensato a nulla se non a lavorare e a chiedere il massimo ai ragazzi, senza autostima e con il pubblico scontento. Ora i tifosi ci sostengono, questa è la cosa più bella dell'allenatore. Non saranno rose e fiori le partite che ci attendono, ma con questi tifosi possiamo fare tutto".
Arriverà a 99 panchine con la Roma... per la 100esima?
"E menomale che ci arrivo (ride, ndr). Non fate i furbi! So dove volete arrivare.. grazie e buon lavoro!".
Ranieri in conferenza stampa
Cosa le è piaciuto di più della squadra?
"Il senso del sacrificio di tutta la squadra, sapevamo che non sarebbe stata una partita semplice, perché il Cagliari sa difendersi bene e ripartire in contropiede. Abbiamo rischiato qualcosina, ma a volte si deve rischiare: se vuoi vincere, qualche volta devi correre dei rischi. Mi è piaciuto proprio lo spirito di sacrificio che i ragazzi hanno mostrato l’uno per l’altro, la gioia di tutta la squadra quando è arrivato il secondo gol. Tutte queste cose mi hanno dato grande soddisfazione. Mi è piaciuto tantissimo anche il pubblico, che ha capito il momento di difficoltà e ci ha sostenuto. Questo vuol dire tanto: vuol dire che capiscono le difficoltà di una squadra che magari è rientrata alle 3 del mattino di venerdì e non ha neanche avuto il tempo di riposare bene. Non è facile giocare di giovedì sera, rientrare il venerdì mattina e riuscire a recuperare energie fisiche e mentali. E invece questa squadra ha davvero raschiato il fondo del barile, ha dato tutto. E queste sono cose importanti".
Su Svilar e Dybala?
“Mile sta facendo un campionato stupendo. Quando un portiere è poco impegnato e viene chiamato in causa all’improvviso, facendosi trovare pronto, significa che è davvero un grande portiere. Per quanto riguarda Dybala, aspettiamo domattina il responso. Mi dispiace tantissimo, perché non volevo rischiarlo, e purtroppo si è fatto male con un colpo di tacco. Spero che non sia nulla di grave, lo spero davvero”.
Crede nel quarto posto?
"Io credo nel lavoro, perché quando sono venuto qui non ho promesso niente, se non umiltà e impegno. Credo che sognare sia giusto che lo facciano i tifosi, che devono sostenerci e spingerci avanti. Io, insieme alla squadra, stiamo lavorando e ce la stiamo mettendo tutta. La classifica continuo a non guardarla, perché mancano ancora tantissimi punti. La vedremo più avanti, vedremo dove saremo, quando ci troveremo sul rettilineo finale. È lì che si vedono i cavalli veri, è lì che si vedono i purosangue".
Sul rinnovo di Svilar.
"Sono cose che dovete chiedere a Ghisolfi. Mi chiedete sempre dell’allenatore, mi chiedete. Adesso cambiamo! Eh, cambiamo. Non mi fa più piacere parlarne. Non è una questione di mia competenza. Io posso dire che è bravo, che voglio confermarlo, che lo vorrei anche il prossimo anno, ma mi fermo qui".
Come sta Rensch?
"Lo valuteremo domani mattina, farà tutti gli esami strumentali del caso. Mi auguro che anche per lui non sia nulla di grave. Soffre un pochino, infatti spesso lo sostituisco o lo faccio entrare negli ultimi minuti. Piano piano troverà il ritmo che abbiamo qui in Italia. È abituato all’Ajax, dove si spinge molto, ma evidentemente in Italia bisogna spingere ancora di più. Per cui, con calma, ci riuscirà".
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