AS Roma

Salvate il soldate Koné

Da protagonista indiscusso ai soli 12 minuti giocati tra andata e ritorno contro l’Athletic: il francese, convocato da Deschamps, vuole tornare al centro della sua Roma

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
15 Marzo 2025 - 19:41

La scelta che ha fatto più rumore, l’esclusione che ha faticato a trovare consensi: «Questa era una partita particolare, gli ho preferito giocatori che pensavo fossero più adatti», le parole di Ranieri nel post Athletic-Roma. E allora Houston, qui abbiamo un problema. O meglio, così può apparire da fuori il momento e la gestione legata ad uno dei giocatori più forti che la Roma abbia in rosa, e stiamo ovviamente facendo riferimento a Manu Koné.

Fortemente voluto in estate da Daniele De Rossi, oggetto semi-misterioso nella gestione di Ivan Juric, aveva ritrovato tutta la sua centralità nello scacchiere tattico giallorosso dall’arrivo di Claudio Ranieri in panchina.
Dal Napoli, gara d’esordio del tecnico di San Saba, fino alla sfida contro l’Udinese, Koné aveva saltato in campionato solo 45 minuti, nella sfida di San Siro contro il Milan. E con i rossoneri aveva disputato l’intera gara anche nella sfida secca di Coppa Italia. Rendimento assolutamente continuo anche in Europa League, con ben 6 gare giocate da titolare e protagonista.

Poi qualcosa è cambiato, non sappiamo se nella considerazione del tecnico, ma senza dubbio nel minutaggio: in campionato ha giocato 90 minuti solo al Castellani di Empoli, due le assenze con Venezia (per squalifica) e col Monza, con la gara trascorsa interamente in panchina.

Un tempo appena in quel di Parma. In Europa League viene sostituito all’intervallo di Oporto dopo il giallo rimediato, mentre ha giocato il ritorno all’Olimpico. Ma, situazione ancor più sorprendente, sparisce completamente dai pensieri di Ranieri nella doppia e delicatissima sfida contro l’Athletic: 12 minuti nel finale delle gara d’andata, è rimasto poi a guardare al ritorno (con una manciata di minuti di riscaldamento) nonostante tutti si aspettassero prima la sua titolarità e poi il suo ingresso in campo al momento dell’espulsione dal campo di Hummels, per dare sostanza e qualità. Invece del francese nessuna traccia. E a precisa domanda, Ranieri ha risposto come avete potuto leggere ad inizio dell’articolo.

Chi fa da sé non fa per tre

La considerazione fatta da Ranieri nel post gara del Castellani non era affatto passata sotto traccia: «Pellegrini ha giocato per il bene della squadra, non come qualcuno che ha giocato per se stesso». Che potesse essere Koné il bersaglio del tecnico non è affatto da escludere, anche se lo stesso Ranieri ha cercato di minimizzare a più riprese la cosa. Sarà il campo adesso a parlare, col francese pronto e desideroso di riprendersi il suo posto. Il suo messaggio lo ha già espresso sui social: «Forza Roma!».

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