Tanti auguri Bruno Conti: 70 volte Marazico
Brunetto spegne 70 candeline. Campione d’Italia e del Mondo. 70 modi per dirti ti amo

(MANCINI)

UNO
Di Bruno ce n’è uno. Il resto non si può scrivere, ma di Bruno ce ne sarà sempre e solo uno.
DUE
Per due volte è andato in prestito al Genoa. Nel 1975/76, risultando il miglior giocatore della Serie B, e nel 1978/79.
TRE
I trofei vinti nel settore giovanile: lo Scudetto e la Coppa Italia primavera nel 1973/1974, la Coppa Italia nel 1974/1975, quando era già nella rosa della prima squadra.
QUATTRO
La famiglia. I figli Andrea e Daniele, la moglie Laura.
CINQUE
Il 5 settembre 1973 ha giocato per la prima volta all’Olimpico. Era una partita della Primavera, prima dell’amichevole Roma-Milan.
SEI
I trofei vinti da professionista: con 5 coppe Italia e 1 Scudetto, è il calciatore più vincente nella storia della Roma.
SETTE
Il suo numero, anche se a volte ha giocato con l’11 e, con Eriksson, anche con il 6. Non gradì molto.
OTTO
L’8 maggio 1983 a Genova, nel giorno dello Scudetto, temendo di perdere la catenina che portava al collo per via dell’invasione di campo, la nascose nello scarpino. Per una settimana ebbe le vesciche.
NOVE
L’intesa con il “9” per eccellenza della Roma, Roberto Pruzzo, nasce a Genova nella stagione 1975/1976. Poi però nel 1978/79 lui torna in prestito al Genoa proprio nell’ambito dell’operazione che porta Pruzzo alla Roma. Così i due si ritrovano alla Roma solo nel 1979/1980.
DIECI
Pelè lo ha definito il miglior giocatore del campionato del mondo di Spagna 1982.
UNDICI
L’11 luglio 1982 diventa campione del mondo. Durante il ritiro i suoi amici, partiti da Nettuno, si presentarono con uno striscione: “Per il mondo sei Bruno Conti, per noi sei Marazico”.
DODICI
A 12 anni ha iniziato a lavorare: consegnava le bombole del gas nelle case di Nettuno.
TREDICI
Al 13’ minuto di Roma-Ternana, partita di Coppa Italia Primavera, segna il suo primo gol in maglia giallorossa. E’ il 9 settembre 1973.
QUATTORDICI
Il 14 settembre 1983 in Roma-Goteborg 3-0 segna il suo primo gol nelle coppe europee.
QUINDICI
Il 15 maggio 1983, in Roma-Torino 3-1, segna l’ultimo gol del campionato vinto dalla Roma.
SEDICI
Il suo numero ai campionati del mondo vinti in Spagna nel 1982 .
DICIASSETTE
Il 17 maggio 1980 la Roma vince la Coppa Italia ai rigori contro il Torino. Inizia così il ciclo magico degli anni 80. Lui segna uno dei calci di rigore e nel giro di campo finale tiene la coppa più di tutti.
DICIOTTO
A 18 anni, il 10 febbraio 1974, fa il suo esordio in prima squadra. Il giorno prima si nasconde dai giornalisti, temendo di venire intervistato e sbagliare qualcosa. In Roma-Torino 0-0 si procura un calcio di rigore, poi sbagliato da Domenghini.
DICIANNOVE
Al 19’ di Italia-Perù, seconda partita del girone eliminatorio del Mondiale 1982, segna un gol bellissimo di destro. La partita finirà 1-1.
VENTI
Il 20 agosto 2023, a causa delle squalifiche di Mourinho e degli altri membri dello staff tecnico, torna a sedere sulla panchina della prima squadra.
VENTUNO
Gli anni alla guida del settore giovanile. Tra i calciatori scoperti da lui, Aquilani, De Rossi, Bertolacci, Cerci, Romagnoli, Florenzi, Caprari, Pepe e tanti altri.
VENTIDUE
Il 22 maggio 2005 è allenatore della Roma che ottiene l’aritmetica salvezza vincendo a Bergamo con un gol di Cassano.
VENTITRÉ
Il 23 maggio 1991 ha dato l’addio al calcio. L’Olimpico era nel periodo di massima capienza ed era tutto esaurito. Con 82mila paganti, quello è l’evento calcistico con il maggior numero di paganti mai disputato allo Stadio Olimpico.
VENTIQUATTRO
Il 24 maggio 2008 la Roma vince la Coppa Italia. E’ il suo terzo successo da direttore tecnico, dopo la Coppa Italia 2006/2007 e la Supercoppa 2007.
VENTICINQUE
Il 25 marzo 1990 in Roma-Verona 5-2 segna il suo ultimo gol. Naturalmente col sinistro, su calcio di punizione, al Flaminio.
VENTISEI
Il 26 ottobre 1988 in Partizan Belgrado-Roma 4-2 realizza l’ultima delle sue 4 doppiette. La più bella è quella del 21 novembre 1982, in Roma-Fiorentina 3-1. Dopo un inizio di campionato difficile, si sblocca quel giorno. La sua esultanza, con i calci nel vuoto, dopo il primo gol, sono une delle immagini più significative dell’annata tricolore.
VENTISETTE
Il 27 marzo 1977 con uno splendido sinistra la volo ha segnato il gol della vittoria contro la Lazio.
VENTOTTO
A 28 anni, nel 1983, diventa il primo giocatore nella storia della Roma ad essere contemporaneamente campione d’Italia e del mondo.
VENTINOVE
A 29 anni, il 26 giugno 1984, vince la sua terza Coppa Italia.
TRENTA
Il 30 maggio 1991 si gioca Roma-Sampdoria, finale di andata di Coppa Italia. Conti ha dato l’addio al calcio e vede la partita in Curva Sud.
TRENTUNO
A 31 anni, il 17 giugno 1986, disputa la sua ultima partita con la maglia della Nazionale. In totale ha 47 presenze e 5 gol.
TRENTADUE
Al 32’ del primo tempo di Roma-Juventus 3-1, il 30 gennaio 1977, ha segnato il suo primo gol in Serie A.
TRENTATRÉ
Il 33 giri di Franco Battiato “La voce del padrone” è la colonna sonora del Mondiale di Bruno Conti. “Cuccuruccù” la canzone che aveva registrata in cassetta e che ascoltava ogni sera nella sua stanza.
TRENTAQUATTRO
Le presenze nelle coppe europee. Il più grande rimpianto è la finale di Coppa Campioni persa col Liverpool ai rigori.
TRENTACINQUE
A 35 anni, il 28 novembre 1990, ha giocato la sua ultima partita. Entrò a 10’ dalla fine di Roma-Bordeaux 5-0, per acclamazione da parte del pubblico. E’ stata la sua unica presenza in quella stagione, in cui non ebbe un buon rapporto con l’allenatore Ottavio Bianchi.
TRENTASEI
A 36 anni diventa allenatore degli Esordienti della Roma. Il primo allenamento si tiene il 3 settembre 1991.
TRENTASETTE
A 37 anni diventa allenatore dei Giovanissimi.
TRENTOTTO
I minuti in cui gioca in Roma-Lecce 2-3 del 1986, partita che costa il titolo alla Roma. Come sarebbe andata se avesse giocato tutta la partita?
TRENTANOVE
A 39 anni diventa responsabile del settore giovanile della Roma.
QUARANTA
40 anni fa, nel 1985, Diego Armando Maradona provò a portare Bruno Conti al Napoli. Poi però Conti rinnovò il contratto con la Roma.
QUARANTUNO
41 anni fa, il 30 maggio 1984, Bruno Conti sbaglia il rigore nella finale di Coppa Campioni col Liverpool. Ma nessun tifoso romanista glielo ha mai rimproverato. Un segno di quanto sia stato amato.
QUARANTADUE
42 anni fa, nel giorno del suo ventottesimo compleanno, è il primo ad andare ad abbracciare Paulo Roberto Falcao dopo il gol del brasiliano a Pisa. Dopo la sconfitta con la Juventus, quel gol vuol dire scudetto.
QUARANTATRÉ
43 anni fa, nel 1982, nonostante non fosse proprio altissimo, segna un gol di testa. E la Roma batte il Genoa 1-0.
QUARANTAQUATTRO
44 anni fa, il 17 giugno 1981, vince la sua seconda Coppa Italia. Ancora ai calci di rigore col Torino e lui va ancora a segno.
QUARANTACINQUE
45 anni fa, il 10 novembre 1980, in Italia-Jugoslavia 2-0 segna il suo primo gol in maglia azzurra.
QUARANTASEI
A 46 anni era tra i più felici, il 17 giugno 2001, a festeggiare il terzo lo scudetto della Roma.
QUARANTASETTE
I gol segnati con la Roma, in 402 presenze. È il settimo giocatore nella storia della Roma per numero di presenze.
QUARANTOTTO
48 anni fa, il 13 aprile 1977, veste per la prima volta la maglia azzurra in Svizzera A-Italia Under 23 disputata a Basilea.
QUARANTANOVE
Al 49’ l’ex Lucio Mujesan segna il secondo gol nell’amichevole Arezzo-Roma 2-0. E’ il 26 settembre 1973. In panchina c’è anche Bruno Conti, segnalato a Manlio Scopigno da Giorgio Bravi, tecnico della Primavera.
CINQUANTA
Il 13 marzo 2005 compie 50 anni. La Roma perde a Cagliari 3-0, l’allenatore Delneri si dimette e Conti diventa allenatore della prima squadra. Otterrà la salvezza, la finale di Coppa Italia, la qualificazione alla Coppa UEFA e sceglierà il suo successore: Luciano Spalletti.
CINQUANTUNO
Gli anni di Roma.
CINQUANTADUE
Tra il ritiro di Alassio e il Mondiale, l’Italia stette 52 giorni in ritiro. Il compagno di stanza di Conti era Giovanni Galli, ma dato che Bruno non riusciva a dormire, chiese e ottenne la stanza singola.
CINQUANTATRÉ
53 anni fa, nel 1972, Tonino Trebiciani vede giocare Bruno Conti in un torneo e segnala subito il suo nome alla Roma. Conti, già scartato in passato, viene preso.
CINQUANTAQUATTRO
54 anni fa, nel 1973, Bruno Conti viene convocato da Liedholm per un allenamento con la prima squadra. Lo svedese ordina a Conti, il più giovane di tutti, di mostrare agli altri come si fanno determinati esercizi.
CINQUANTACINQUE
Nasce il 13 marzo 1955, in famiglia sono sette fratelli.
CINQUANTASEI
56 anni fa, nel 1969, debutta nella Serie A di baseball. Un anno dopo il Santa Monica gli proporrà il trasferimento negli USA, il padre dirà di no.
CINQUANTASETTE
A 57 anni, il 7 ottobre 2012, entra nella Hall of Fame della Roma.
CINQUANTOTTO
58 le presenze da capitano.
CINQUANTANOVE
Al minuto 59 di Roma-Bologna 3-1 segna il gol del 2-1 con uno splendido sinistro da fuori area. Gli viene chiesto se il gol è per la Nazionale, lui risponde: “No, il gol è per la Roma”.
SESSANTA
A 60 anni, nel 2015, Bruno Conti accompagna la Primavera della Roma alle final four di Youth League a Nyon.
SESSANTUNO
A 61 anni lascia il ruolo di responsabile del settore giovanile per diventare coordinatore delle rappresentative dall’under 10 all’under 16 (poi dall’under 10 all’under 14). Con lui alla guida la Primavera ha vinto 3 scudetti, una coppa Italia e 2 supercoppe, gli Allievi 3 scudetti e una Supercoppa, i Giovanissimi 4 scudetti.
SESSANTADUE
A 62 anni entra nella Hall of Fame del calcio italiano.
SESSANTATRÉ
Al minuto 63 di Juventus-Roma 2-2 del 4 dicembre 1983, Conti porta in vantaggio la Roma. La partita resta nella storia per il secondo grave infortunio di Ancelotti e per il gol in rovesciata di Pruzzo che regala il 2-2 alla Roma.
SESSANTAQUATTRO
Le presenze in Coppa Italia, torneo che ha vinto per ben 5 volte, compresa la stagione 1990/91, in cui non ha presenze ma era in rosa.
SESSANTACINQUE
È il peso forma di Bruno Conti. A 70 anni, è più o meno ancora lo stesso.
SESSANTASEI
Al 66’ di Lussemburgo-Italia 0-2, l’11 ottobre 1980, fa il suo esordio con la Nazionale.
SESSANTASETTE
Nel 1967 Bruno Conti conosce Laura. Che oggi è sua moglie.
SESSANTOTTO
Contrariamente a quanto si pensa, la canzone di Francesco De Gregori “La leva calcistica della classe 1968” non è dedicata ad Agostino Di Bartolomei. Lo ha detto lo stesso autore. E il riferimento a quel ragazzo con la maglia numero 7 e le spalle strette sembra proprio essere dedicato a Bruno Conti…
SESSANTANOVE
Alto 1 metro e 69 centimetri, fu scartato da Helenio Herrera perché ritenuto troppo basso.
SETTANTA
Tanti auguri!
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