AS Roma

La luce che emana quel banco nella sala stampa del San Mamés

Ranieri e Dybala sono gli uomini forti di una Roma che non ha bisogno di troppe parole. L’Athletic due volti così non li ha

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
13 Marzo 2025 - 06:30

Entrano Claudio Ranieri e Paulo Dybala nella avveniristica sala stampa del San Mamés e all’improvviso gli spazi larghissimi si fanno angusti, non c’è più spazio per altre personalità, lo spessore deborda, la luce emanata da quel tavolo acceca. Per presentarsi ai giornalisti spagnoli, anzi baschi visto che ci tengono, la Roma ha scelto i suoi uomini copertina che spaventano prima ancora di aprir bocca. Anzi, a dir la verità, le cose che poi diranno non lasceranno segni altrettanto incisivi, ma questo fa parte del cerimoniale. Mai esagerare con le parole, basta la foto: oggi l’Athletic Club due uomini così, tra campo e panchina, non ce l’ha.

Hanno Valverde, che i tifosi della Roma avevano già visto, oltre alle due non indimenticabili prestazioni di quest’anno tra settembre e la scorsa settimana, anche in una fausta (per la Roma) serata di aprile del 2018, quando Dzeko, De Rossi e Manolas firmarono sotto la guida di Eusebio Di Francesco una delle imprese più entusiasmanti della storia, sbattendo fuori dalla Champions l’anemico Barcellona di Valverde dopo il 4-1 sofferto all’andata al Camp Nou. E il loro Dybala sarebbe Sancet, che però è stato assente a settembre, la settimana scorsa e sarà assente pure stasera. Il suo infortunio non era un bluff anche se tra i taxisti di Bilbao le voci sui veri motivi della sua assenza cambiano di corsa in corsa.

A parole, Ranieri continua a dire che la sua fortuna «è avere questi ragazzi» e che non vuole pensare al passato anche se lui trionfò col suo Valencia al San Mamés quando Dybala aveva tre anni, come gli fanno notare. Paulo ci ha fatto sapere che non legge i giornali e quindi non sapeva neanche che il prossimo gol con la Roma sarebbe il numero 200, e che l’ultimo in Europa fu quello a Budapest, e questa cosa ha fatto molto ridere Ranieri, chissà perché. Il quale poi a sua volta ha ricordato che eventuali meriti del suo lavoro vanno condivisi con lo staff. Ma che a lui piaccia controllare tutto lo dimostra pure il fatto che riprende la parola due volte dopo le risposte di Paulo per puntualizzare meglio alcuni concetti, un po’ come aveva fatto nel giorno della sua presentazione con Ghisolfi. Quando gli fanno la domanda in spagnolo risponde in lingua, perché lui anche da queste parti è un mito, quanto invece ai doveri della scaramanzia, Dybala non si espone sulle percentuali di qualificazione: 50 e 50.

Dicono pure che si sia grattato quando gli abbiamo chiesto della sua condizione fisica invidiabile, ma a noi piace pensare che la sua mano all’improvviso scesa sotto il piano del tavolo sia caduta per riassaporare la pienezza del tono muscolare del quadricipite, e non altro. Insomma, non si tralascia un dettaglio nella preparazione che può lanciare la Roma un’altra volta nelle ultime gare dell’Europa League. Incredibile, a pensare a dov’eravamo a novembre. Ma vero.

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