Una poltrona per due a Bilbao: Shomurodov insidia Dovbyk
Alla vigilia del ritorno contro l’Athletic Club, resta vivo il ballottaggio tra i due attaccanti della Roma. E intanto Ranieri prende tempo

(GETTY IMAGES)
Caro amico ti sfido. Avessero detto in estate a un tifoso della Roma che, alla vigilia della gara più importante della stagione, si sarebbe dibattuto del ballottaggio Dovbyk-Shomurodov, il tifoso in questione sarebbe probabilmente scoppiato in una risata. Eppure, a 24 ore dal ritorno degli ottavi di finale di Europa League in casa dell’Athletic Club, è proprio questo uno dei dubbi che occupano i pensieri di Claudio Ranieri. D’altronde, di motivi per rimanere sorpresi ormai quest’annata ce ne ha regalati fin troppi.
Comunque così è, anche se non vi pare, il dualismo tra i due centravanti è più vivo che mai, grazie soprattutto, ma non soltanto, al periodo di forma che sta attraversando Eldor. L’uzbeko, dopo essere stato per due volte ad un passo dall’addio (in estate la Roma l’aveva venduto in prestito, salvo un errore nei documenti che fece saltare tutto, mentre a gennaio è stato a lungo vicino al Venezia), si è messo come sempre a disposizione della squadra, da professionista, senza lamentele e pronto a sfruttare al meglio ogni occasione. E così ha fatto in quest’inizio di 2025, con 3 gol e 2 assist all’attivo da gennaio in poi, nelle volte in cui Ranieri ha puntato su di lui. Nell’intera stagione, sono 5 le reti all’attivo fin qui per Shomurodov, che con 878 minuti giocati ha una media di un gol ogni 175 giri di lancette. Ritmo addirittura superiore rispetto a Dovbyk (14 reti nei 2.549’ in campo), che viaggia a un gol ogni 182 minuti sul terreno verde.
Al di là della vena realizzativa, caratteristica in cui sembra comunque avanti Artem, è l’impegno in campo di Eldor e il suo continuo movimento a impensierire le difese avversarie a rendere vivo il dualismo, che rimane però tutto dentro il campo.
I due, infatti, sono molto amici e hanno da subito legato fuori da Trigoria. Dovbyk, inoltre, ha spesso raccontato di come Shomurodov l’abbia aiutato ad inserirsi nel contesto romanista. In campo però, anche domani pomeriggio, sarà uno o l’altro.
Il tempo delle decisioni
Tutti pensieri che occupano la mente di Sir Claudio, che alle 12.45 oggi dirigerà la rifinitura, prima della partenza verso Bilbao. Dalla scelta tra Dovbyk e Shomurodov (ad oggi sembra favorito quest’ultimo) si capirà molto anche di come la Roma vorrà provare a impostare la sfida del San Mamés. Difficile immaginare di andare in terra basca solo per difendere il vantaggio minimo (frutto, tra l’altro, del gol all’ultimo respiro di Eldor), ma bisognerà più che altro capire come provare a colpire l’Athletic. Con Shomurodov, Ranieri potrebbe decidere di colpire Valverde in ripartenza, sfruttando spazi che inevitabilmente i padroni di casa concederanno. La presenza di Dovbyk, invece, potrebbe creare non poca ansia alla coppia difensiva Paredes-Nuñez, chiamata a sostituire i titolari Yeray e Vivian. C’è una poltrona per due, Eldor insidia Artem.
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