AS Roma

Il Giubileo romanista, 2025 da grande

26 punti in 10 partite di campionato da gennaio, nessuno in Europa come la Roma. Adesso la coppa per sognare

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
11 Marzo 2025 - 06:00

Chi ben comincia è a metà dell’opera. Forse, dando ascolto a questo vecchio adagio popolare, avremmo capito tutti più in fretta l’andazzo del 2025 romanista. Già, perché l’anno solare, che poi per chi vive in questa città non può che essere segnato (o per fede o per viabilità) dal Giubileo in corso, era iniziato nel migliore dei modi possibili: Roma-Lazio 2-0. L’inizio perfetto per l’anno santo, anche se per definirlo tale ce n’è ancora di strada da fare.
Di risultati però, da quel derby vinto e archiviato nel giro di 20 minuti, ne sono arrivati eccome. In campionato, la Roma di gare ne ha giocate altre nove, vincendone sette e pareggiandone soltanto due (Bologna-Roma 2-2 e Roma-Napoli 1-1), per un totale di 26 punti raccolti in 10 partite e una media, facile da calcolare, di 2,6 punti raccolti ogni 90 minuti.

Nessuno ha fatto meglio di noi non solo in Serie A, ma in tutta Europa (potenzialmente solo Paris Saint-Germain e Barcellona, che hanno giocato rispettivamente soltanto 9 e 7 partite nei loro campionati). Insomma, da brutto anatroccolo, che faceva fatica a staccarsi con decisione dalla zona retrocessione (distante soltanto due punti a metà dicembre), la Roma è diventata una bella creatura, che gioca, vince e sogna. Merito, ovviamente, di chi questa squadra la guida dal 14 novembre scorso: Claudio Ranieri.

È lui l’artefice di questa rincorsa infinita (sperando lo sia davvero senza fine), che ha portato la Roma dal 15° al 7° posto in classifica. Dall’incubo del baratro alla zona Europa raggiunta dopo gli ultimi due sorpassi su Milan e Fiorentina, grazie all’ultimo successo in casa dell’Empoli (quarta vittoria di fila in trasferta, anche il tabù delle gare lontane dall’Olimpico è ormai solo un brutto ricordo). Alla fine del campionato mancano dieci turni e, con questo ritmo, sognare si può, con la zona Champions a soli 6 punti di distanza.

Nel frattempo però, a proposito di sogni, la Roma è chiamata a proteggere quello a lei più caro: l’Europa League. Dopodomani,  in un San Mamés che a prescindere dalle proteste tra tifo organizzato e società sarà infuocato (con oltre 2.000 tifosi romanisti al seguito), la formazione del Sir da San Saba dovrà provare a difendere il vantaggio minimo maturato giovedì scorso, quando il gol di Shomurodov all’ultimo respiro a fissato il risultato di Roma-Athletic Club 2-1.
Siamo soltanto agli ottavi di ritorno, ma il tabellone mostra come i baschi siano forse lo  scoglio più duro da superare da qui ad un eventuale ritorno a Bilbao. La Roma ha il dovere di crederci, per stato di forma e curriculum europeo: una coppa, due finali e quattro semifinale nelle ultime quattro stagioni, oltre al primato di partite vinte (97) nella storia della Coppa Uefa/Europa League.

L’Europa è casa nostra e il 2025 si è presentato veramente come il Giubileo romanista. E allora forza Roma, vinci ancora.

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