AS Roma

Non fermarsi a Empoli, l’imperativo di Ranieri

Tra maggio e agosto due vittorie per i toscani, ora in crisi

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
09 Marzo 2025 - 06:00

Partite come quelle di giovedì scorso con l’Athletic (e di sicuro quella di giovedì prossimo a Bilbao) danno la misura di quale livello abbia conquistato quest’anno la Roma di Ranieri dopo quell’inizio terribile, partite come quella di oggi pomeriggio a Empoli (calcio d’inizio ore 18, telecronaca a scelta tra Sky e Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) restituiscono invece il grado di maturità che la squadra ha raggiunto. Chi sia più forte tra i giallorossi e i baschi non è chiaro, e due partite lo stabiliranno. Che la Roma sia più forte dell’Empoli invece è indubbio, a maggior ragione per i guai con cui D’Aversa è costretto a fare i conti (undici indisponibili, un’intera squadra). Ma quando queste sfide s’incastrano tra due partite tanto sentite, perdipiù in trasferta, il rischio della sottovalutazione è altissimo e la brutta figura è dietro l’angolo. L’ultima volta che la Roma è scesa al Castellani, peraltro, ne è uscita con le ossa rotte. Era l’ultima giornata dello scorso campionato, il 26 maggio 2024, i padroni di casa avevano assoluto bisogno di una vittoria per salvarsi, sperando nella contemporanea vittoria dell’Udinese in casa del Frosinone di Di Francesco. Il gol iniziale di Cancellieri fu pareggiato da Aouar a fine primo tempo. Poi la gara si è trascinata stancamente verso la fine, mentre da Frosinone arrivavano gli echi della vittoria degli ospiti.

A tempo scaduto la beffa per la Roma, il trionfo per l’Empoli, il dramma per Di Francesco: Niang ha realizzato al 93’ il gol che ha salvato i toscani e condannato il Frosinone e la Roma se n’è un po’ vergognata. Acqua passata, certo, ma andatelo a dire a Di Francesco che pure ha avuto la colpa di perdere in casa la partita decisiva con l’Udinese. E andate a dire a De Rossi che cosa può significare l’Empoli che lo scorso 26 agosto è venuto pure a vincere all’Olimpico aprendo una crisi risolta maldestramente con l’esonero del tecnico dopo 4 giornate.
In ogni caso anche in queste ultime due sfide la Roma era più forte dell’Empoli, come lo era in ognuna delle 18 sfide giocate in totale in Toscana, eppure per cinque volte, compreso quella di maggio, ha lasciato ai padroni di casa l’intera posta. E dire che la tradizione più recente era comunque favorevole visto che delle sette precedenti partite la Roma ne aveva vinte cinque e due ne aveva pareggiate.

Sarà anche per questo che i bookmakers concedono un discreto margine di vantaggio nel pronostico ai giallorossi: la vittoria della Roma è a 2, il pareggio poco più di 3, la sconfitta a 4 volte la posta. Il grande risultato raggiunto da Ranieri con le sue impronosticabili rotazioni della rosa è che davvero oggi non si riesce a definire una Roma titolare in assoluto, ma solo la Roma titolare per quella partita. Ed è la squadra che di volta in volta sceglie l’allenatore, azzeccando tutte le opzioni. Il paradosso è che dopo una partita di coppa così importante, per Empoli il tecnico si ritrova riposati giocatori del calibro di Paredes, Pellegrini, Koné e Saelemaekers, quelli che fino a poco tempo fa lui stesso considerava titolarissimi. E altri giocatori, come Nelsson, Gourna-Douath e Salah-Eddine sono ancora scarichi nel minutaggio. Ce n’è, insomma, per non sottovalutare la partita di oggi pomeriggio e ad affrontarla sarà una Roma all’altezza dell’impegno. Mancherà Dybala, ma a Parma (e negli ultimi venti appassionanti minuti giovedì) questa squadra ha già dimostrato di poter fare a meno persino di lui. Un lusso pazzesco.

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