AS Roma

Bruno Conti: "Con Mou ho un bel rapporto. Ancelotti? Adesso è al Real Madrid..."

Le parole del coordinatore del settore giovanile: "Sento spesso lo Special One. Con Carlo è difficile andare oltre la battuta. Di Bartolomei è stato importante"

PUBBLICATO DA La Redazione
08 Marzo 2025 - 14:39

Bruno Conti ha rilasciato un'intervista a La Repubblica. Ecco alcune delle dichiarazioni del coordinatore del settore giovanile giallorosso.

Su Di Bartolomei?

"Lo avevo conosciuto prima di arrivare alla Roma: un cugino di mia moglie mi aveva invitato a fare una partita di calcetto a Lavinio, vicino alla mia Nettuno, e c’erano lui, Bruno Giordano e Stefano Di Chiara. Non stavo nella pelle, ero romanista da sempre, andavo a giocare una partita insieme a gente che già era in Serie A. Ci siamo conosciuti lì, poi il giorno in cui sono arrivato in prima squadra è stato il primo a accogliermi. E poi è diventato il mio capitano, con tutto quello che abbiamo vissuto insieme: Scudetto, finale di Coppa dei Campioni. Veramente, lo amo".

Con Mourinho che rapporto ha avuto?

"La prima volta che l'ho visto ero a Trigoria, stavo fumando una sigaretta con dei dipendenti. José è passato con questa macchinetta, una golf car. Ci ha visto, ci ha superato, poi mi ha riconosciuto: è tornato indietro per abbracciarmi, mi ha detto che mi aveva visto giocare a Lisbona. Abbiamo avuto un bel rapporto, anche se in quel periodo stavo facendo delle terapie. Quando ha avuto quattro giornate di squalifica è venuto in ufficio: 'Bruno, mi farebbe molto piacere se potessi essere vicino alla squadra, in questo periodo'. Lo sento spesso, Ancelotti è un amico comune".

Ecco, Ancelotti: ha mai provato a portarlo alla Roma?

"Ma come potevi portarlo via Carlo dalle società in cui è stato? Bayern, Chelsea, Real Madrid... certo la battuta gliel'ho fatta, anche l'ultima volta: 'Dici sempre che sei della Roma, ma quando vieni ad allenarla?'".

Ci riproverà, a breve?

"Eh, adesso è al Real Madrid, oltre la battutina è difficile andare. Anche se con Carlo ho proprio un rapporto di famiglia. Sono stato a casa sua, con il papà, la mamma, prima di andare in Nazionale ho dormito da lui, siamo stati in vacanza insieme. Quando ha avuto l'infortunio al ginocchio dormivamo nella stessa stanza e mi mettevo sopra questo ginocchio gonfio così per cercare di allungarlo, di stenderlo. È un'amicizia, una di quelle vere".

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