Marin, separato in casa
Il giovane portiere firmerà col PSG in estate e lascerà la Roma a zero. Da Trigoria è arrivata la controfferta, ma il modus operandi di Souloukou aveva già compromesso i rapporti

(GETTY IMAGES)
Parigi val bene un divorzio. Arrivato a Trigoria nell’estate del 2022, a 16 anni appena compiuti, a fine giugno Renato Bellucci Marin saluterà la Roma per volare sotto la Tour Eiffel e legarsi, da svincolato, al Paris Saint-Germain. L’ufficialità arriverà soltanto nei prossimi mesi, ma è questa ormai la decisione presa dal giovanissimo portiere italo-brasiliano, cresciuto nel vivaio del San Paolo prima di completare la trafila delle giovanili al Fulvio Bernardini, convincendo tutti delle sue capacità, fino a conquistarsi il posto da titolare nell’Italia Under 21 di Carmine Nunziata.
Veder andar via un giovane promettente a zero è senza dubbio una sconfitta per la Roma che, da sempre, punta molto sul valorizzare i propri talenti, asset preziosi sul campo tanto quanto per i conti in caso di cessioni (e conseguenti plusvalenze). Proprio per questo, Florent Ghisolfi ha provato in ogni modo a evitare la separazione, ma si è dovuto scontrare, oltre che col fascino dell’avventura alla corte di Luis Enrique (dove dalla prossima stagione Marin farà da secondo a Donnarumma, ammesso e non concesso che l’ex Milan trovi l’accordo per il rinnovo contrattuale col PSG), anche con dei rapporti (quelli tra il ragazzo e il club) compromessi dalla precedente gestione, quella che rispondeva agli input dell’ex Ceo romanista Lina Souloukou.
Portato in Italia da Tiago Pinto, quando ancora Lina si occupava dell’Olympiakos dell’amico Marinakis (che ora l’ha portata con sé al Nottingham Forest), Renato aveva firmato con la Roma un contratto triennale al minimo federale (€1.400 al mese). Inoltre, il club si era impegnato a pagare per il ragazzo (e per la madre, che poco dopo lo ha raggiunto in Italia dal Brasile) l’affitto di casa. Fin qui tutto apposto, ma niente è rimasto in ordine quando nell’aprile del 2023 Souloukou è stata nominata nuova Ceo e General Manager dell’AS Roma. In una vasta operazione di riduzione dei costi, Lina ha fatto rientrare tra i tagli anche l’affitto di casa di Marin cosa che, non è difficile da immaginare, ha incrinato e non poco i rapporti tra le parti.
E così, quando a gennaio, a pochi mesi dalla scadenza naturale del suo contratto, Marin ha ricevuto l’offerta dal Paris Saint-Germain non ci ha messo molto ad accettarla. Anche se nel frattempo come detto, preso in mano il controllo della situazione, Ghisolfi ha provato a tenerlo, pareggiando quasi del tutto l’offerta da €600.000 a stagione, incassando però il rifiuto di Renato. Una mossa corretta da parte del club e in linea con la nuova visione della società (che di recente ha rinnovato i contratti di Marazzotti, Mannini e Romano), che non ha però sortito l’effetto sperato. Perché è vero che il passato è passato, ma gli errori poi restano e i loro conseguenze pure (anche Levak, altro promettente 2006, a fine stagione saluterà a zero).
Ora, tornato dall’infortunio alla caviglia (doppia lesione dei legamenti), Renato è stato messo di fatto fuori rosa. Il terzo portiere è diventato De Marzi e Marin si allena con la Primavera di Falsini, senza giocare. Così è (se vi pare).
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