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La Roma cerca un'altra spallata: alle 18 c'è il Como all'Olimpico

All’andata il ko più brutto, ma oggi è tutta un’altra cosa. Padroni di casa favoriti per i bookmakers. In casa tradizione molto favorevole: l’unica sconfitta nel 1949-50

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
02 Marzo 2025 - 06:00

Forse la sera di Como è stato il giorno più brutto di una prima parte di stagione che aveva riservato solo amarezze, con l’assurdo esonero di De Rossi, poi la paradossale gestione Juric e infine la speranza della rinascita con Ranieri. Quella sconfitta fu dura da digerire perché la Roma si era appena ripresa, con Lecce e Braga sembrava aver (ri)trovato la strada della serenità, e invece Fabregas la sorprese e Gabrielloni fu il killer delle speranze appena ridestate. E la disillusione può far più male di una caduta per quanto libera. Era il 15 dicembre, i tifosi rimasero storditi per quel pareggio già indigesto che dopo il 90° si trasformò in una sconfitta, mentre sulle tribune Keira Knightley e Adrien Brody sugli spalti esultavano come pazzi, a rinforzare un incubo dal quale i romanisti non riuscivano a svegliarsi. Il primo tempo fu discreto, nella ripresa uscì fuori il Como a sorpresa e nel finale arrivarono i due gol come due coltellate. Sì perché fino a quel giorno Fabregas aveva preso tanti complimenti e pochi punti, non vinceva una partita dalla fine di settembre e su quello stesso campo erano passati con disinvoltura la Lazio e la Fiorentina. E nelle due partite prima della Roma, il Como aveva pareggiato con Venezia e Monza, le uniche due squadre che gli stavano dietro in classifica. 

Da quel giorno è cambiato tutto per Fabregas (16 punti in 11 partite, erano stati 12 nelle precedenti 15), ma per fortuna anche per la Roma che in campionato non ha più perso (dieci partite, sette vittorie e tre pareggi) ed oggi si approccia alla gara di ritorno (calcio d’inizio ore 18, telecronaca a scelta su Sky o Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) con una nuova consapevolezza, reduce peraltro da tre vittorie consecutive senza subire reti che la portano ad un passo da interessanti ricorrenze: la Roma non vince 4 partite di seguito dal 2020 con Fonseca, non infila una serie di 4 partite senza subire reti dal 2018, non batte 4 avversarie di fila con il clean sheet dal 2013 addirittura. I bookmakers, che non si fanno certo infinocchiare da valutazioni di ordine sentimentale, assegnano un bel vantaggio alla Roma: mediamente, la vittoria dei padroni di casa viene quotata intorno a 1,90 volte la posta, il pareggio 3,50, la sconfitta 4,10. E anche la tradizione parla chiaro: su quindci sfide giocate a Roma, dieci volte è andata bene, 4 volte ci si è divisi la posta e una sola volta ha vinto il Como, il primo confronto in assoluto, 23 aprile 1950. La stagione successiva fu quella della prima e unica retrocessione della Roma in serie B.

Ma che storicamente il Como non sia un avversario facile lo dimostra il complicato ruolino fuori casa, su un campo notoriamente ostico, come ha solo confermato la sfida di dicembre: in tredici partite infatti cinque volte è finita con la vittoria per i lombardi, 4 pareggi e 4 successi in trasferta. Il lavoro che sta facendo Fabregas, peraltro, con i potenti mezzi finanziari messi a disposizione dai facoltosissimi proprietari indonesiani (gli attempati fratelli Hartono), è sotto gli occhi di tutti. Riverberi guardioliani accompagnano ogni azione dei lariani, fino a rendere concreta la suggestione di annetterlo al gruppo nutrito dei candidati alla successione di Ranieri. Oggi peraltro Cesc è squalificato e vedrà la partita dalla tribuna stampa. Speriamo che ammiri soprattutto la Roma. E i 60.000 dell’Olimpico.

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