Vedi il Napoli e poi Mati: così Soulé sta trovando il "ritmo della Roma"

Giochi col Napoli e poi voli. Una semicitazione che descrive bene il momento di Matias Soulé, rifacendosi anche a un concetto più volte ribadito dal tecnico Ranieri. "Ha fatto una gran partita contro il Napoli", ha detto almeno due volte l'allenatore romanista, riferendosi soprattutto al lavoro di copertura sulla fascia svolto dall'argentino nel limitare Neres. Guardando i numeri, l'ex Frosinone in quella sfida non ha brillato particolarmente dietro (vinti soltanto 3 di 11 duelli a terra), ma ha di certo speso tanto oltre a partecipare al gol del pareggio con il passaggio precedente all'assist di Saelemaekers per Angeliño . Al netto delle considerazioni tattiche, non c'è dubbio che dopo quella gara Ranieri l'ha "visto" di più e, se prima della partita gli aveva concesso un totale di 28 minuti tra la 13a e 22a giornata, considerando anche Roma-Napoli in poi l'ha schierato titolare e lasciato sempre in campo per 3 sfide su 4, risparmiandolo soltanto al Penzo di Venezia.
 
La risposta di Soulé è stata evidentemente quella che il tecnico e la squadra speravano: a Parma ha firmato quella punizione poetica valsa tre punti (primo gol sotto la gestione Ranieri, dopo la rete a Verona a novembre) inserita in una prestazione continua e da migliore in campo e poi col Monza ha fato un'altra prova molto convincente, indubbiamente aiutato dalla scarsissima resistenza dei brianzoli, ma col 93% di passaggi riusciti e il primo assist da romanista in campionato. "Era venuto - ha detto di lui Ranieri proprio dopo il poker al Monza - leggendo dai giornali, per rimpiazzare Dybala. Si vede che è un ragazzo di talento, gli ho sempre detto che il futuro della Roma è lui. Quando i calciatori speciali come lui si allenano, li vedi subito. Dovrà trovare il ritmo della Roma e lo sta già facendo ora". Il ritmo della Roma che dice l'allenatore sta nella lucidità delle scelte, nel pragmatismo e nella gestione delle pressioni: tutte caratteristiche che Soulé sta acquisendo, lo dice il campo, l'allenatore e anche i numeri. Tutto dopo Roma-Napoli, sperando sia stato solo l'inizio del volo di Mati.