AS Roma

Burdisso: "De Rossi era perfetto per la piazza. Io alla Roma? Nessuno mi ha contattato"

L'ex calciatore giallorosso a Il Messaggero: "Sono sicuro che in futuro io e Daniele lavoreremo insieme. Dybala? Lui è sempre e solo la soluzione"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
24 Febbraio 2025 - 08:33

L'ex difensore della Roma Nicolas Burdisso ha rilasciato un'intervista a Il Messaggero. Ecco le sue parole.

Era allo stadio contro il Porto.

"Sapevo che con Ranieri la Roma sarebbe rinata, perché conosco bene i suoi punti di forza. Sa amalgamare un gruppo e trascinarlo avanti. Lo ha saputo sempre fare. Ora sta trovando fiducia e risultati, visto che la squadra è buona. La cosa più bella, comunque, è che la gente sia tornata ad affezionarsi".

Nell'ultimo anno solare la Roma ha avuto 4 allenatori. È vero che i calciatori possono scaricare un tecnico sgradito?

"Non credo. I calciatori d'oggi sono diversi. Faccio fatica a pensare che possano rivoltarsi contro un allenatore. Ma chi è in panchina è un uomo più solo rispetto al passato e deve essere più preparato. Non può pensare a tutto. Spesso i direttori sportivi sono giudicati solo dal mercato, invece ha molti altri compiti fra cui anche quello di migliorare l'allenatore. Qualche volta lui e il club sembra parlino due lingue diverse. L'allenatore ha bisogno immediato di vincere, il club invece ha una missione: portare avanti il progetto, migliorare il brand e tanto altro. E la persona che fa da collegamento fra di loro è il ds, che ha la capacità di interpretare i bisogni di entrambi. Serve leadership, perché occorre confrontarsi sia coi proprietari, sia coi calciatori. Capire i momenti in cui si può parlare, quelli in cui valorizzare i calciatori oppure la società. E tutto questo lo dà l'esperienza. Ecco, nel mio modo di lavorare provo ad attuare tutto questo".

Un anno fa si sarebbe mai immaginato l'esonero di Mourinho?

"No. José aveva compiuto un lavoro pazzesco. Qualcosa forse si era rotto, ma aveva fatto cose fantastiche".

E l'esonero di De Rossi?

"Mi è dispiaciuto molto per come è andato via Daniele, perché secondo me era l'uomo giusto per questa piazza".

Poche sere fa eravate a cena insieme. Avete mai immaginato di lavorare in tandem?

"Sì, e sono sicuro che prima o poi succederà, perché ci fidiamo l'uno dell'altro. E poi la nostra amicizia aiuta. L'estate scorsa, però, la Roma non mi aveva contattato. Altre squadre invece sì".

Da dirigente, pensando anche al budget e alla fragilità. Dybala è un problema o una soluzione?

"Lo avete visto col Porto? Paulo è sempre e solo una soluzione. Poi sta alla competenza di un direttore inserire il suo talento in un progetto sportivo".

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