Pisilli-Roma, oggi sposi
Chiusa una trattativa dall’esito mai in dubbio. Niccolò ha firmato il suo primo contratto da grande, scadenza nel 2029 e 2 milioni netti d’ingaggio: «Trigoria è casa mia. Il sogno continua»
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(GETTY IMAGES)
Diciott’anni sono pochi per promettersi il futuro. Vero, forse non ne bastano neanche venti ma, se ti chiami Niccolò Pisilli e alla base della promessa c’è il tuo futuro da calciatore nella Roma (che è anche il tuo presente e passato), allora il tuo «sì» ha un peso diverso, slegato in questo caso anche dall’età.
Il suo «sì» alla Roma, Niccolò, l’ha detto da sempre e ieri, pur non potendone garantire il per sempre, l’ha ribadito con la firma sul rinnovo, sul suo primo contratto da grande, per durata e cifre, portate da quelle di un ragazzo del vivaio a quelle di un promettente elemento della prima squadra, che ha già esordito anche in Nazionale. Per essere più specifici, il nuovo accordo tra il ragazzo e il club, siglato ieri alla presenza di Florent Ghisolfi, sarà così composto: adeguamento immediato da qui a giugno, al quale poi seguirà un quadriennale a salire, con un ingaggio medio di 2 milioni netti a stagione più bonus.
Pisilli-Roma, oggi sposi, se non per sempre, almeno fino al 30 giugno del 2029, quando il ragazzo di Casal Palocco di anni ne avrà quasi 25 e i contorni della sua carriera saranno più chiari. Una carriera che, di fatto, è iniziata solo pochi mesi fa. Esordio e primo gol con la Roma, in realtà, erano già arrivati nella scorsa stagione, ma a cambiare e indirizzare il suo percorso ci ha pensato l’estate scorsa. Come tante volte capita ai ragazzi di 20 anni, un’estate può cambiarti la vita.
Pisilli era destinato a cambiare aria, andare in prestito per farsi le ossa e poi, magari, tornare da più maturo. Ne era inizialmente convinto anche De Rossi che, pur riconoscendo le qualità di Niccolò, temeva di non potergli concedere spazio a sufficienza. Prima la proposta del Monza (con l’asse caldo Souloukou-Riso), poi quella del Lecce di Corvino e infine la pista estera diretta al Lask. In mezzo però, le difficoltà della società di condurre il mercato sulle richieste del tecnico, con l’affare Koné sbloccato al fotofinish.
Difficoltà che hanno permesso a Pisilli di mettersi in mostra, tanto da spingere DDR a lanciarlo titolare in Juventus-Roma e a chiedere la sua permanenza a Roma. Una lungimiranza che poi Daniele non si è potuto godere, anche se per uno come lui fare il bene della Roma vale già come ricompensa. Oggi Pisilli è prezioso nelle rotazioni di Ranieri e vanta già 31 presenze all’attivo in stagione. Ieri, come detto, ha messo nero su bianco un rinnovo mai realmente in discussione, visti i buoni rapporti tra l’agente e la società (nella persona di Ghisolfi, meno in passato con Souloukou) e la volontà comune di proseguire insieme. «Da dodici anni la Roma è la mia seconda famiglia. Per me è sempre stato un sogno indossare la maglia giallorossa ed è impossibile riuscire a spiegare tutte le emozioni che sto vivendo», ha scritto su Instagram Pisilli, commentando il rinnovo. «Rappresentare questo club è un onore. Ci saranno giorni felici e ne arriveranno altri più difficili, ma io darò sempre tutto me stesso per i nostri colori. Il sogno continua, grazie Roma». Perché a vent’anni è tutto ancora in piedi. A vent’anni è tutto chi lo sa, ma se sei Pisilli lo sai. Congratulazioni Niccolò.
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