Roma-Monza, il vero nemico di oggi è chi dice che sia facile
Tre punti cambierebbero le prospettive, guai a sottovalutarlo
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(GETTY IMAGES)
Il vero nemico di oggi (calcio di inizio ore 20.45, telecronaca a scelta tra Sky e Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) non è il Monza, ma chi ti vuole convincere che sarà facile. Lasciamo alla classifica certe banalità, i dati del resto sono incontrovertibili e al momento dicono che il Monza è la squadra più scarsa del campionato e dunque, per una facile equazione, la partita di questa sera sarà la più facile della stagione. E magari gli avversari, al netto delle comprensibili parole di incoraggiamento dell’allenatore appena richiamato in panchina, Sandro Nesta, potrebbero anche essere rassegnati all’eventuale sconfitta, e poi tu sei in un momento di forma invidiabile, in più giochi in casa tua e sappiamo quel che significa, visto il rendimento casalingo che fa della Roma tra le mura amiche una delle squadre più forti non solo d’Italia ma di tutta Europa.
Ma l’insidia nel calcio è proprio dentro queste stesse parole. Nessuna squadra di serie A potrebbe battere una squadra anche molto inferiore senza la giusta concentrazione, senza l’accortezza, l’applicazione, l’impegno e la perseveranza dei sedici giocatori che faranno parte della sfida. Solo con tutte queste componenti al loro posto allora i valori tecnici tornano a fare la differenza. Solo quando l’avversario più debole si rende conto che di fronte ha una squadra non solo più forte ma anche - almeno - con la stessa forza fisica e mentale, allora non può che arrendersi all’ineluttabile destino. Di fatto è quello che ha detto ieri Conte al termine della partita persa dal Napoli capolista a Como. Guarda un po’.
Non si confonda mai in partenza il favorito della vigilia con il vincitore della partita. Per questo ci sono le probabilità fissate dagli algoritmi dei bookmakers, che dicono che la Roma è largamente favorita, tanto che sono disposti a pagare dieci volte la quota scommessa sulla vittoria del Monza e appena 1,30 la posta la vittoria della Roma. Loro, gli algoritmi, considerano tutto, sia chiaro, anche le capacità di resilienza di una squadra e dell’altra e nello sbilanciamento del pronostico pesa sicuramente anche tutto quello che Ranieri è riuscito a dare di nuovo a questa squadra da quando si è seduto su quella panchina, circa 100 giorni fa. L’immagine più significativa ce l’ha raccontata Gianluca Mancini, che quando l’ha visto apparire attraverso la porta dello spogliatoio ha tirato un sospiro di sollievo e si è sentito all’improvviso tornare le forze che il giorno prima pensava di aver definitivamente smarrito.
Oggi la Roma è una squadra forte e in salute, il gruppo sembra davvero unito come vorrebbe la letteratura delle squadre vincenti, la rosa è larga e la forma assiste quasi tutti i giocatori. Ma se non si vuole andare incontro ad una delle più brucianti disillusioni della stagione (considerando già quante amarezze ci ha riservato la prima parte del campionato) allora è il momento di considerare davvero un nemico chi sostiene che questa sera sarà tutto facile. Tra le varie anomalie anche quelle della partita di lunedì: le ultime due volte è andata male, contro Atalanta e Bologna, rispettivamente il 2 dicembre scorso e il 22 aprile 2024. Ma ora siamo nel pieno della rincorsa che qualche settimana fa potevamo solo auspicare. Ora ci siamo dentro e non è davvero il caso di mollare qualcosa. I precedenti sono benauguranti: due vittorie su due all’Olimpico. Bisogna infilare la terza, ma non sarà facile. Chi pensa il contrario sarà il dodicesimo avversario di serata.
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