AS Roma

Da Nelsson a Soulé, questa è l'ora de mostra' quanto valete

Non chiamatele seconde linee: dalla gara di Udine del 26 gennaio, Ranieri ha messo in atto una rotazione pressoché scientifica che sta dando spazio a tutti

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
22 Febbraio 2025 - 16:15

Non chiamatele seconde linee. Perché, mentre fino a qualche settimana fa trovavano spazio di rado, nelle ultime settimane Claudio Ranieri sta mettendo in atto un turnover attento e puntuale. Lo scopo è duplice: non soltanto permettere ai più presenti (Hummels, Angeliño, Koné, Saelemaekers, Dybala) di tirare un po’ il fiato per poter poi essere più brillanti quando scendono in campo, ma anche mantenere freschi atleticamente tutti gli altri componenti della rosa, che farebbero fatica a calarsi nel contesto tecnico-tattico giocando soltanto qualche spezzone di tanto in tanto. Fortunatamente, il calendario rimane fitto per le prossime settimane: merito del passaggio del turno in Europa League, che porterà la Roma a giocare sei partite da qui al 16 marzo, prima cioè della sosta per le nazionali.

Il 26 gennaio scorso, a Udine, le rotazioni di Ranieri hanno avuto inizio: dentro dall’inizio Celik, Rensch, Pisilli e Baldanzi per far rifiatare in vista dell’Eintracht i vari Hummels, Saelemaekers, Paredes e Dybala. Una scelta che, un po’ a sorpresa, è stata confermata anche contro il Napoli, con un turnover se possibile ancor più massiccio. Nel giro di pochi giorni, insomma, quell’undici titolare che era stato quasi un Ave Maria per due mesi è sparito: via via hanno trovato sempre più spazio i vari Celik, Cristante (tornato dall’infortunio), Soulé e Shomurodov. L’uzbeko, da Udine in poi, ha giocato soltanto 20’ in meno rispetto a Dovbyk (363’ contro i 385’ dell’ucraino); Celik ha giocato ben più di Hummels (461’ per il turco, 196’ per l’ex Dortmund). Le rotazioni vedono coinvolti anche i nuovi acquisti, con Gourna-Douath titolare nelle ultime due di campionato (139’ per lui), Nelsson subentrato tre volte (90’) e Salah-Eddine all’esordio a Parma (78’). Contro il Porto è rientrato anche Rensch: al netto dell’infortunio accusato col Porto, l’olandese è stato il più utilizzato dei rinforzi invernali con 244’. L’unico volto nuovo a non aver collezionato neppure 1’ è Gollini, ma ad oggi Svilar è - assieme a Ndicka - un autentico intoccabile. Il reparto con la maggior frequenza di rotazioni è l’attacco: nell’ultimo mese nessuno sopra i 400’, si va dai 385’ di Dybala e Dovbyk ai 174’ di Baldanzi. Per Saelemaekers 332’, per El Shaarawy 289’, mentre Soulé ha collezionato 247’.

La probabile formazione

Domani all’Olimpico arriva il Monza e, con la squadra reduce dalle fatiche del felice giovedì di coppa, si prevede ancora un turnover importante. Intanto è probabile il rientro in difesa di Mats Hummels: a riposo da quattro gare ormai, l’olandese dovrebbe sostituire uno tra Celik e Mancini. Un altro ritorno sarà quello di Saelemaekers sulla corsia destra dopo lo stop per squalifica contro il Porto; dal lato opposto invece Salah-Eddine si candida per fare il suo esordio all’Olimpico al posto di Angeliño (che ha giocato 643’ nelle ultime nove gare: dopo Svilar e Ndicka, è stato il più utilizzato). In mediana la coppia composta da Cristante e Gourna-Douath. In attacco Dovbyk è destinato a partire dalla panchina in via precauzionale dopo il risentimento all’adduttore: confermato dunque Shomurodov, a supporto del quale ci saranno con ogni probabilità Soulé e Pellegrini. Del resto, Dybala un po’ di riposo se lo è meritato.

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