In Europa il solito Olimpico da brividi... «e Porto a casa»
Un ruggito costante della sud che trascina tutto lo stadio. Incidenti nel settore ospiti. Tutti in piedi all’uscita di Dybala
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(GETTY IMAGES)
Un’altra serata magica, con la Roma che vola e la Curva Sud che si porta appresso tutto l’Olimpico senza mai fermarsi un secondo. Durante Roma-Porto sono soltanto due le cose negative da segnalare in un mare di bellezza romanista.
Poco dopo il raddoppio di Dybala, sarà stata la delusione per averci creduto troppo dopo il temporaneo vantaggio, i tifosi del Porto hanno tentato di scavalcare la vetrata che divide i Distinti Nord dalla tribuna Monte Mario. Sono intervenuti gli steward ma la rabbia dei portoghesi si è riversata anche su di loro scatenando una vera e propria rissa nel settore.
Per placare il tutto è stato necessario l’intervento degli agenti di Polizia che hanno accompagnato fuori alcuni di loro. Un po’ di preoccupazione invece all’intervallo, quando nella parte bassa della Curva Sud un tifoso ha accusato un malore ed è stato prontamente aiutato dai soccorsi sanitari.
Il resto è tutto quello per cui da queste parti passano in pochi, o meglio, praticamente nessuno in Europa da 4 anni a questa parte. Un ruggito costante e travolgente, dall’inizio del riscaldamento fino al saluto alla squadra sotto la Curva con le note di “Grazie Roma”, che aumentava ogni qual volta i portoghesi cercavano vanamente di farsi sentire dai loro giocatori ed è cresciuto ulteriormente nel momento in cui i giallorossi sono andati sotto nel risultato.
Tanti striscioni tra la Sud e la Tribuna Tevere in memoria dello storico tifoso “Mortadella”, di Marcella Baldelli e del giovane Emilio, persone scomparse ma mai dimenticate. Verso il finale della sfida, inevitabile e meritata standing ovation di tutto lo stadio per Paulo Dybala al momento della sua uscita, mattatore e leader tecnico. L’ultimo striscione della Sud poi, il più eloquente di tutti: «...e Porto a casa».
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