AS Roma

Sulla strada di casa

Porto, Monza e Como: dopo il filotto di trasferte con tre successi di fila arrivano altrettante gare all’Olimpico. Un fortino costruito nel tempo con i tifosi pronti a riempirlo

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
18 Febbraio 2025 - 07:30

Tra l’Europa League e la Serie A, tra il “mal di trasferta” archiviato e una “vecchia” garanzia per continuare a correre. Dopo la batosta di Coppa Italia col Milan la Roma ha rialzato la testa con Venezia, Porto e Parma e ora ha in calendario tre gare importanti e alla portata, tutte in quell’Olimpico dove a partire dal ko con l’Atalanta ha costruito le sue certezze, soprattutto in Europa. Certezze che riguardano gli aspetti di campo, perché la squadra si riesce a esprimere in modo migliore e più efficace, e gli spalti , perché quei tifosi che «soffiano»   alle spalle dei giallorossi (come dice sempre Ranieri) sono sempre stati e sempre saranno un fattore determinante. E proprio da lì si ripartirà, dalla gara di ritorno del playoff contro i Dragoes.

Neanche a dirlo

Subito dopo la sfida di Oporto, terminata 1-1 ma con la netta sensazione che la squadra di Ranieri potesse ottenere ben più di un pareggio, il pensiero di tantissimi giocatori (palesato anche tramite i social) è stato un semplice “vi aspettiamo a Roma”. Non una minaccia, certo, quanto più una promessa sportiva, lì dove auspicabilmente ci sarà un arbitro più adeguato, dove sicuramente la squadra vorrà decidere l’esito del turno il prima possibile e dove, neanche a dirlo, i tifosi stanno già rispondendo presente con oltre 52.000 tagliandi venduti e la voglia di far registrare l’ennesimo tutto esaurito o giù di lì. In barba a qualunque scaramanzia, per spiegare la convinzione degli uomini di Ranieri è utile ricordare che negli ultimi quattro anni nelle competizioni europee nessuno è mai passato se non la Roma quando il ritorno si è giocato nella Capitale: eliminare i portoghesi significherebbe  confermare il trend, andare avanti e garantirsi almeno un’altra notte magica di romanismo e passione anche oltre il risultato (se non due, visto il possibile derby e la ben diversa spinta che danno quelli sull’altra sponda del Tevere anche quando sono loro a giocare “in casa”).

Questione campionato

La cura, seppur non definitiva, al già citato “mal di trasferta” è passata di certo per i recenti risultati di campionato e ora con Monza e Como l’intenzione è quella di continuare la risalita, almeno finché il livello degli avversari permetterà di partire da favoriti. Al netto di chi sia l’avversario, i romanisti non si fanno problemi per riempire l’Olimpico e garantire la loro spinta: anche in questo caso già quasi 53.000 biglietti sono stati venduti e si vola verso un possibile sold out. Per la gara col Como è  ancora presto per dirlo, ma non sarebbe certamente sorprendente vedere i “soliti” 60.000 anche in quel caso. Perché se la forza del lupo è il branco e quella del branco è il lupo, quella della Roma sono i romanisti e viceversa, come da quattro anni a questa parte è quasi sempre stato e come sempre sarà. L’importante è trovarsi sulla strada di casa.

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