Ndicka, stakanovista d'Italia: nessuno come lui tra i calciatori di movimento
È il giocatore con il maggior minutaggio in stagione (3.150'). Al Tardini ha disputato la sua 21esima partita consecutiva da 90': con Ranieri non ha saltato un minuto
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Evan Ndicka, 25 anni, alla seconda stagione in giallorosso (GETTY IMAGES)
Ventuno partite consecutive, sempre in campo per 90’: è l’incredibile striscia di Evan Ndicka, che non salta un singolo minuto dal 7 novembre scorso. Allora, in occasione del pari in Belgio contro l’Union St.-Giloise, il difensore ivoriano rimase a Roma a causa di un attacco febbrile: per il resto, è sempre stato in campo in questa stagione, senza mai essere sostituito. In tutto 35 presenze e 3.150’ (recuperi esclusi) per il numero cinque giallorosso, che comanda la classifica del minutaggio tra i calciatori di movimento in Italia: considerando sia il campionato sia le coppe, Ndicka è quello che ha giocato di più, portieri esclusi; e anche lì non è che abbia tanti rivali, dato che c’è il solo Maignan a precederlo (3.201’ totali per il rossonero), mentre Svilar e Sommer hanno totalizzato 3.150’. L’unico ad avvicinarsi al centrale romanista è l’atalantino de Roon, con 3.122’, ma lui – oltre a campionato, Champions e Coppa Italia – ha disputato anche Supercoppa UEFA e Supercoppa Italiana. Prendendo in analisi la sola Serie A 2024-25, invece, Ndicka condivide il record di 2.250’ giocati assieme ad altri calciatori di movimento: Di Lorenzo e Rrrahmani del Napoli, Baschirotto del Lecce e Luperto del Cagliari.
Da qualche settimana a questa parte, Ranieri sta mettendo in atto una rotazione quasi scientifica dei calciatori, per far sì che alcuni non vengano “spremuti” e per permettere ad altri di mettere minuti nelle gambe per non perdere il ritmo-partita. Ma se persino Svilar si è accomodato in panchina (in Coppa Italia con la Samp Ranieri dette spazio a Ryan), Ndicka è l’unico finora a non essere stato coinvolto nel turnover; tutti gli altri – compresi Mancini e Angeliño, tra i più utilizzati – hanno avuto modo di rifiatare, anche se di rado. Una dimostrazione, questa, di quanto Evan sia diventato fondamentale all’interno dello scacchiere giallorosso. E lo è da prima che arrivasse Ranieri, tant’è che da fine aprile 2024 – dopo il malore di Udine – non ha saltato neppure un minuto in campionato.
Arriverà anche per lui il momento di tirare il fiato: magari già lunedì prossimo, quando all’Olimpico arriverà il Monza fanalino di coda. Prima, però, c’è il grande appuntamento contro il Porto: una gara da dentro o fuori, in cui Ndicka e compagni dovranno dimostrare di essere davvero sulla via della guarigione dopo una prima parte di stagione a dir poco tormentata.
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