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Esprimi un desiderio

Ranieri è la persona al mondo che, più di ogni altra, vuole raggiungere gli ottavi di Europa League. Perché ogni Romanista vuole, finalmente, prendersi una rivincita con i portoghesi

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PUBBLICATO DA Danilo Per la Roma
12 Febbraio 2025 - 07:13

Claudio Ranieri è la persona al mondo che, più di ogni altra, vuole raggiungere gli ottavi di Europa League.
Sì, certo: perché Romanista. E ogni Romanista dal momento in cui è uscito il nome del Porto – anzi... pure da qualche istante prima perché, tanto, tutti noi sapevamo che sarebbe stata acciuffata quella di pallina tra le due disponibili – vuole, finalmente, prendersi una rivincita: tre eliminazioni su tre contro i portoghesi.
Anche basta.

E ancora: la scorsa estate Ranieri, salvo l’eventuale chiamata di una nazionale, aveva salutato tutti. Ma poi il richiamo della foresta, della casa madre e l’indole di chi, di calcio, vive da sempre lo hanno riportato a infilarsi di nuovo la tuta. E anche se la sua vita da allenatore è stata piena zeppa di cose c’è anche, di vita, quella dell’uomo... e a settantatré anni tornare a sentirsi necessario è una molla troppo grande per resistere alla tentazione di saltarci sopra continuando, così, a scrivere altre pagine anziché starsene in poltrona rileggendo, seppur belle, le altre prima.

Anche perché, considerando tutti i problemi ereditati e quegli altri con cui convivere, arrivare fino in fondo a questa coppa significherebbe, per il tecnico di San Saba, mettersi in ballottaggio con Marco Aurelio per una statua al centro della Piazza del Campidoglio.
Oltre la gloria, poi, il denaro: il Ranieri dirigente, dopo i suoi stessi riferimenti al fair play finanziario, come potrebbe non considerare anche gli eventuali dieci milioni – mettendoci dentro tutti gli introiti – che entrerebbero nelle casse della ROMA giocando anche il turno successivo?

E allora, a metterli insieme, già tutti questi argomenti sarebbero sufficienti per esprimere il desiderio di conquistare gli ottavi. Se non fosse, e lo scrivo tra il serio e il faceto, che forse più di tutti questi prima di motivo ce ne sta anche un altro: andare avanti significherebbe poter parlare ancora – o, perlomeno, anche – di calcio. Uscire, al contrario, vorrebbe dire consegnarsi, e consegnarci, solamente alle domande, alcune pure piuttosto preoccupanti, legate al futuro...
A proposito: chi sarà l’allenatore del prossimo anno?!?

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