AS Roma

Ritorna Paredes: contro il Porto Leo va a caccia di vendetta

L'argentino era alla prima gara europea dal 1' quando i Dragoes eliminarono la Roma nel 2016. Giovedì sarà di nuovo titolare. Il rinnovo (per ora) resta in attesa

Leandro Paredes al tiro nella sfida con il Napoli

Leandro Paredes al tiro nella sfida con il Napoli (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
11 Febbraio 2025 - 15:49

Contro il Porto, che la Roma affronterà giovedì sera, Leandro Paredes ha giocato la sua prima gara europea da titolare, il 23 agosto 2016. Gara durata però soltanto 42’, causa svantaggio e rosso a De Rossi, che spinsero Spalletti a togliere il regista argentino per mandare in campo Emerson Palmieri (poi espulso anche lui a inizio secondo tempo). Erano i preliminari per accedere alla fase a gironi della Champions League 2016-17 e, dopo un buon 1-1 al Do Dragao, i giallorossi furono battuti 3-0 all’Olimpico nella partita di ritorno, “scendendo” così in Europa League. Leo, unico superstite di quella squadra, all’epoca indossava la maglia numero 5 e sfoggiava un capello con mèches ossigenate. Da allora sono passati nove anni: l’argentino ha fatto le valige e ha girato mezza Europa con le maglie di Zenit, PSG e Juventus, prima di tornare nella Capitale. Ora ritrova il Porto, mai più affrontato da quel brutto doppio confronto. Ma mentre all’epoca c’era da sudare per strappare una maglia da titolare tra De Rossi, Strootman e Nainggolan, oggi il regista di San Justo è un inamovibile nello scacchiere di Ranieri. Dopo i mesi difficili della gestione Juric, Paredes ha ripreso in mano le redini della squadra, e al Do Dragao sarà riposato in virtù della «vacanza» concessa da Sor Claudio a lui e a Hummels.

Se allora in palio c’era l’accesso alla fase finale della Champions, stavolta ci si gioca l’accesso agli ottavi di Europa League. Leo cercherà di vendicare quel ko del 2016, ma soprattutto di rompere un tabù che vede i giallorossi sempre eliminati dal Porto: è successo nella Coppa delle Coppe 1981-82, nel già citato playoff del 2016-17 e negli ottavi di Champions 2018-19 (eliminazione quest’ultima che portò all’esonero di Di Francesco e al ritorno in panchina proprio di Ranieri). Tra l’altro nelle ultime uscite il tecnico lo ha dosato, facendolo rimanere in panchina a Udine, facendogli giocare 61’ con l’Eintracht, 34’ col Napoli, 45’ col Milan e lasciandolo a riposo nella gara di Venezia: che Paredes avesse bisogno di tirare un po’ il fiato, del resto, era evidente. Domani si spera di averlo tirato a lucido per l’occasione, dato che la partita è uno step fondamentale per la stagione romanista.

Il futuro

A gennaio s’erano riaccese puntualmente le sirene che lo volevano di nuovo al Boca Juniors, ma (per l’ennesima volta) le voci si sono rivelate tali e nulla più. Quel che è certo è che nel suo contratto attuale c’è una clausola che prevede il rinnovo automatico se Leo dovesse giocare più del 50% delle partite di questa stagione e se contestualmente la Roma dovesse qualificarsi per l’edizione 2025-26 della Champions o dell’Europa League. Per la prima condizione l’esito appare scontato, visto l’utilizzo di Paredes da parte di Ranieri: al netto del fatto che ancora non è noto quante partite giocherà quest’anno la Roma, è assai probabile che Paredes superi il 50% delle presenze. Bisognerà però vedere se i giallorossi riusciranno a raggiungere una tra le due principali competizioni europee: ad oggi, l’Europa League dista 9 punti. Tutti ragionamenti, questi, che hanno a che fare col futuro: la verità è che oggi conta soltanto il presente e la doppia sfida col Porto. Più in là eventualmente ci si siederà a tavolino.

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