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Porto-Roma è la partita di Djaló: a sei mesi dall'arrivo sfumato, Tiago ritrova i giallorossi

Ad agosto sembrava tutto fatto per l'arrivo del centrale nella Capitale, ma il club, mai convinto, non affondò il colpo. Ora vuole rilanciarsi coi portoghesi

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Pietro Laporta
11 Febbraio 2025 - 20:15

Probabilmente era nel destino di Tiago Djaló la partita di giovedì. Era scritto evidentemente da qualche parte che il difensore portoghese avrebbe preso parte alla sfida tra Porto e Roma, sin da quel 31 agosto, da quel giorno vissuto da romanista, che è rimasto poi l'unico (ad oggi) nella sua carriera. E così, quasi sei mesi dopo quella trattativa veloce e rimasta inconclusa, Djaló ritrova la Roma da avversario, dopo essere andato ad un passo dal vestirne la maglia.

Ma facciamo un passo indietro, appunto, di quasi sei mesi: è il 28 agosto 2024, e a Roma sbarca Kevin Danso, difensore del Lens: l'austriaco, giovane ma già con una nomea importante nel panorama europeo, è visto da tifosi e addetti ai lavori come il colpo giusto per rinforzare una difesa che si appresta a salutare Chris Smalling e conta dunque solo Gianluca Mancini ed Evan Ndicka. L'investimento fatto è importante, ma sembra valerne la pena: il contraccolpo psicologico è durissimo perciò nel momento in cui, nella tarda serata del 30 agosto, con un comunicato il Lens fa sapere che il difensore non aveva ottenuto l'idoneità sportiva e avrebbe dunque fatto ritorno in Francia. Ghisolfi, che nel mentre è impegnato a trattare con il Milan per lo scambio Saelemaekers-Abraham, fiuta la possibilità di reinvestire i soldi di Danso per il giovane centrocampista Manu Koné: il francese però è un obiettivo anche del Milan, che all'ultimo perciò trasforma lo scambio con conguaglio a favore della Roma in uno scambio di prestiti.

Per la difesa il club giallorosso decide quindi di puntare su un profilo low-cost, e il primo nome che esce è quello di Thiago Djaló, difensore arrivato a gennaio 2024 alla Juventus che, pur di averlo senza aspettare il termine della scorsa stagione, aveva pagato il suo precedente club (il Lille) per il cartellino di un giocatore in scadenza. I mesi a Torino però lo avevano visto per lo più relegato in panchina, e così il club bianconero accetta immediatamente l’offerta per il prestito con diritto di riscatto. La notizia da subito genera il malcontento nella piazza, abbastanza scettica, e non doveva essere convinta fino in fondo neanche la Roma, al punto che Djaló, svolte le visite mediche, è costretto ad aspettare all’Hilton Hotel per l’ufficialità, che però stenta ad arrivare. Ghisolfi infatti, probabilmente anche su input di De Rossi, si guarda altrove, e dopo aver atteso per tutto il pomeriggio, Tiiago lascia l’hotel per fare ritorno a Torino.

Il resto poi è storia: la Roma nelle ultime ore di mercato saluta (in prestito, senza monetizzare) Abraham, accoglie Saelemaekers e Koné, per il quale vengono spesi i soldi destinati originariamente all’acquisto di Danso, e rinforza la difesa attingendo dagli svincolati, con gli arrivi di Hermoso e Hummels nei primi giorni di settembre. Djaló invece viene prelevato in prestito secco dal Porto, dove al momento ha disputato 14 partite, 5 delle quali in Europa League. La prossima, contro la Roma, la giocherà da quasi ex, e chissà che, come molti altri suoi colleghi in questa stagione, non punti a prendersi la propria rivincita .

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