A pranzo per la Roma c'è l'esame Di Francesco: si gioca col Venezia
Comincia un ciclo di partite che possono far ripartire Ranieri. Fuori dalla Coppa Italia e in vista del Porto c’è adesso l’opportunità di tornare a contare in Serie A
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Ci mancavano le spaccature adesso, ora che è il momento di compattare il gruppo perché un obiettivo stagionale è andato da tempo, un altro è appena sfumato e in pochi giorni ci si gioca la dignità in campionato e la sopravvivenza in Europa League, davvero l’ultima occasione per lasciare un segno tangibile in questa disgraziatissima annata. Inutile dire che c’era da aspettarselo, quando si rinnega un progetto affascinante come quello che era partito a gennaio dell’anno scorso e si affida il futuro a dirigenti improvvisati o, peggio, inopportuni consiglieri. A Ranieri il merito di aver riaddrizzato la baracca anche se poi ci sono conferenze stampa che riescono bene e altre peggio. Di certo - sorvolando su altre insostenibili polemiche su amici e presunti nemici della Roma - il “rimprovero” sull’amore troppo discusso nei riguardi della Roma è apparso ingeneroso per una tifoseria che può essere fermata solo dai ridicoli provvedimenti degli enti che dovrebbero proteggere i cittadini/tifosi civili dagli incivili e invece nel timore di lasciare impuniti quest’ultimi preferiscono punire i primi. Storture del nostro tempo. L’importante, lo ribadiamo, è che a Trigoria si resti compatti.
E magari si tornino pure a fare risultati. O qualcuno può pensare che dopo l’ennesima eliminazione dalla Coppa Italia (perché mentre Ranieri faceva il giro d’Italia e d’Europa alla guida di tante squadre diverse i tifosi della Roma dovevano ogni anno fare i conti con le diverse delusioni sportive) non si debba essere arrabbiati nei confronti della squadra? A Milano si è consumata la sesta eliminazione ai quarti negli ultimi otto anni, e le altre due sono state addirittura agli ottavi. Giovedì si tornerà a parlare di coppe, con la gita ad Oporto per il playoff di Europa League. Da oggi, e per le prossime sette partite di campionato, si potrà invece tentare la risalita in una classifica visto che dopo la trasferta di questa mattina al Penzo in rapida successione si affronteranno Parma, Monza, Como, Empoli, Cagliari e Lecce, per arrivare poi ad un aprile che sarà di fuoco se la Roma sarà contemporaneamente arrivata ai quarti di Europa League.
Una partita alla volta, si comincia da Venezia (calcio d’inizio ore 12,30, per la terza volta quest’anno dopo l’improvvido pareggio di Genova che costò il posto a De Rossi a settembre e il 5-0 al Parma del 22 dicembre, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista), contro l’ex Di Francesco, un ex che almeno non potrà segnare, e che si è specializzato in (tentativi di) imprese disperate che spesso non riescono: esonerato prestissimo con la Sampdoria e presto a Cagliari, è retrocesso con il Frosinone e ora pare destinato alla stessa fine con il Venezia, nonostante un gioco brillante che indubbiamente anima la sua squadra come spesso gli è accaduto in carriera. Ma per salvarsi serve altro. A gennaio gli hanno venduto l’attaccante più forte, Pohjanpalo, e gli hanno preso molti giovani che neanche lui conosce benissimo. Per i bookmakers il pronostico è chiuso: la vittoria della Roma è data a 1,70, quella dei padroni di casa a 4,80. Pioverà. Speriamo non sia un fattore decisivo.
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