AS Roma

Venezia-Roma, Pordenone non ci sta e protesta: «Una scelta vergognosa»

Parla Acchione del Roma Club Friuli: «Non c'erano intenzioni di andare a vedere la gara per fare casino. Ormai sembra di essere arrivati al "potrebbe piovere"»

(MANCINI)

PUBBLICATO DA Martina Stella
08 Febbraio 2025 - 06:30

Venezia-Roma chiusa ai tifosi romanisti residenti nel Lazio e anche a tutti i residenti di Udine e Pordenone. Il prefetto ha così accolto la proposta dell’Osservatorio dopo gli scontri tra tifosi dell’Udinese e del Venezia.

Cosa c’entrano in tutto questo i romanisti? Hanno ottimi rapporti con la tifoseria friulana e si temono, pertanto, “coalizioni” pericolose. La Roma quindi sarà al Penzo senza i suoi tifosi in arrivo dalla capitale. In molti avevano già prenotato treno e hotel, visto che una partita di domenica alle 12.30 che faceva comodo a tutti. Ci potranno essere, invece, i romanisti del Nord o comunque non residenti a Roma e in tutta la regione Lazio.

Ma chi vive la Roma già a distanza proprio non ci sta: «Una decisione vergognosa» si alza così la protesta di Damiano Acchione, uno dei tanti sostenitori giallorossi residenti a Pordenone da tempo ed iscritto allo storico Roma Club Friuli. «Il colmo è che stiamo facendo anche noi fatica a capire questa decisione. Non c’è questo astio che raccontano con la tifoseria della squadra di Di Francesco anzi, eravamo contenti che il Venezia fosse nuovamente in Serie A. Inoltre, siamo relegati in una zona antipatica, calcisticamente parlando, e le trasferte sono tutte sempre molto lontane. Ma tutto questo ci sembra assurdo, ora siamo arrivate alle condanne “preventive”». Una decisione arrivata anche a soli tre giorni dalla sfida, impedendo di conseguenza anche ad un possibile ricorso come successo al Bluenergy Stadium.

«Lancio poi una provocazione» continua Damiano «voglio vedere se a Milan-Lazio impediranno l’accesso ai tifosi in tribuna ospiti di San Siro perché gli interisti sono amici dei laziali. Questa è la prima volta che sento una cosa del genere. Ma è un sistema assurdo di organizzare le cose, non so da dove sono arrivate certe notizie, ma qui non c’erano intenzioni di andare a vedere la gara per fare casino. Anzi era una partita perfetta per ambiente e orario per tutte le famiglie. Ad esempio i miei figli non vedevano l’ora di partire. Ho due gemelli che si chiamano Daniele e Francesco - è una coincidenza! - e sono rimasti delusi da questa sentenza, ora vaglielo a spiegare il perché. Anche con il nostro Roma Club eravamo circa una quarantina pronti ad andare, un gran bel gruppetto, ma ormai mi sembra che siamo arrivati al “potrebbe piovere”». Come si sente dire spesso in un famoso spot televisivo “La pirateria uccide il calcio” ed è vero, ma anche certe decisioni che sono state prese in questi giorni non sono da meno.

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