Ranieri: "I ragazzi hanno lottato. Ora voglio vedere la reazione contro il Venezia"
Il tecnico giallorosso: "Il fuorigioco di Dovbyk resta un rimpianto, ma il Milan resta una grandissima squadra. Abbiamo preso gol nel nostro miglior momento"
Al termine della sfida contro il Milan, Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni di Mediaset. Di seguito le sue dichiarazioni.
Qual è il rimpianto maggiore di questa sfida?
"C'è da fare innanzitutto i complimenti al Milan. Una squadra con una qualità tremenda e bisogna fare loro i complimenti, abbiamo giocato contro una grande squadra. Nella seconda parte del primo tempo siamo usciti e li abbiamo messi alla corda, nel momento caldo per far gol abbiamo preso noi la rete. Come all'andata, quando spingi tanto ti fai trovare impreparato. Avevamo preparato la sfida proprio nel non prendere le ripartenze, ma poi è difficile in campo. Il rimpianto è stato il fuorigioco di Dovbyk. Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi perché quando si lotta fino alla fine rimango soddisfatto".
Ora la risalita in campionato?
"A me fa piacere quando tutti dicono che dobbiamo vincere le competizioni. Vi ricordate quando ho preso la squadra? Ecco, stiamo calmi e andiamo avanti. Ora, lo dico subito, sono curioso di vedere la reazione dei miei giocatori a Venezia. Voglio vedere come reagirà la Roma. Noi in eredità vogliamo lasciare tutto, ma soprattutto la consapevolezza di fare il massimo. I ragazzi ci sono, ci credono e per me questo è importante".
Oggi è mancata la velocità nel possesso palla.
"Condivido totalmente. Mi sono arrabbiato molto. Però un conto è dire, poi c'è il fare. Dobbiamo cambiare, ma anche per i ragazzi non è facile apprendere dettami tattici e tecnici da tre allenatori diversi. Loro cercano di fare sempre il loro meglio, oggi non siamo riusciti totalmente. Non siamo riusciti a trovare Dybala come avremmo voluto, tante piccole cose che hanno fatto sì che vincesse il Milan".
Ha fatto i complimenti a Conceicao per aver rimesso a posto la squadra?
"Sì. Non ho problemi a dare onore agli avversari".
Shomurodov titolare al posto di Dovbyk?
"A Eldor avevo chiesto quello che aveva fatto col Napoli, non far correre troppo i centrocampisti per poi ripartire. Credo che avesse speso tantissimo col Napoli e non è riuscito, pur facendo una buona partita, a ripetersi allo stesso modo. La gara l'abbiamo fatta, sapevamo che sarebbero partiti a mille all'ora, ho chiesto per questa compattezza. Con Eintracht e Napoli ci siamo riusciti, dopo il gol in ripartenza e non ci siamo disuniti ma siamo andati in difficoltà. Siamo stati anche un po' fortunati".
Ranieri in conferenza stampa
Cosa non ha funzionato?
"Prima vorrei fare i complimenti al Milan, è una squadra di grandissima qualità. Ci hanno chiuso nella prima parte del primo tempo e ce lo aspettavamo, non eravamo così pronti nelle ripartenze e abbiamo sbagliato qualche appoggio di troppo, ci hanno fatto gol e non dovevamo prenderlo in quella maniera ma capita. Nella seconda parte del primo tempo abbiamo creato tantissimo: abbiamo colpito una traversa, due palle gol per Dybala e Shomurodov. Poi segnano ed è la fotocopia del gol che abbiamo preso in campionato. Non mi ero raccomandato altro: avevo detto ai tre difensori di stare attenti alle loro ripartenze, ai nostri due mediani di stare sempre a salvaguardia e purtroppo non ci siamo riusciti. Per cui sono soddisfatto della prova di tutta la squadra, faccio i complimenti al Milan ma non posso rimproverare quasi nulla alla squadra. Alcuni errori ci sono, ne riparleremo, ma la squadra ha lottato fino in fondo. Avevamo riaperto la partita, eravamo andati vicini al 3-2 e sarebbe stato molto simpatico perché il Milan avrebbe cominciato a pensare anche all'Inter e al gol subito nel recupero. Purtroppo ci è stato annullato, giustamente perché era in fuorigioco. Questa è la mia analisi della partita".
Conferma di aver detto a Conceição a fine partita 'bravo, hai sistemato la squadra'?
"Sì, sono molto sincero nelle mie cose. Ha messo bene in campo la squadra, ha giocato bene, ci hanno creato dei problemi tra chi allungava e chi veniva incontro. Non so da quanto stia qui, ma sta facendo bene".
Ho l'impressione che se la stessa partita si fosse giocata all'Olimpico la Roma avrebbe giocato in maniera diversa.
"In maniera diversa perché?".
Perché all'Olimpico vedo la Roma che gioca di più, non avrebbe aspettato il Milan nei primi 20'.
"E come abbiamo aspettato il Napoli? Siamo andati a prenderlo alti oppure lo abbiamo aspettato nella nostra metà campo?".
Siete stati più reattivi.
"Non abbiamo sbagliato le palle in uscita, siamo stati più ficcanti quando riprendevamo palla e andavamo".
Perché succede sempre in trasferta e difficilmente succede in casa? Solo per la spinta dell'Olimpico?
"Mi sembra riduttivo. Capita, nervosismo. Capita che davanti hai dei campioni che ti bloccano e ti capiscono prima. Capita che non sei messo bene, che non riesci a servire Dybala tra le linee, capita tutto questo. Peccato. Poi dopo una volta che abbiamo preso gol, nella seconda parte del primo tempo abbiamo messo in crisi il Milan. Questo era quello che volevamo fare fin dall'inizio: loro che ci attaccavano e noi che ripartivamo, come avevamo fatto con il Napoli. Non andrei tanto dietro al fattore casa/fuori casa, cos'è o non è. Con l'Eintracht abbiamo giocato così, sapevamo che erano molto bravi nelle ripartenze e sapevamo che lo erano anche il Napoli e il Milan. Per cui cercavamo di non porgere su un piatto d'argento la qualità migliore della squadra avversaria, naturalmente poi doveva esserci il nostro gioco. Oggi è stato farriginoso, non siamo riusciti a fare quello che in altre partite abbiamo fatto. L'Olimpico ci dà calore, ma anche in trasferta i tifosi si fanno sentire sempre. Non vedo tanto il fattore di giocare fuori casa, anche se la nostra classifica ci dice questo: che le partite giocate fuori casa non sono come quelle giocate in casa. Forse le altre squadre sono un po' impaurite all'Olimpico? Non lo so".
L’idea dopo il mercato è quella di virare verso la difesa a 4 o dipenderà dalle partite? Dovbyk e Pellegrini in panchina?
“Dipenderà dalle partite. Dovbyk e Pellegrini? Volevo aspettare perché sapevo che il Milan sarebbe partito a mille all’ora. Se Dovbyk avesse giocato come Shomurodov mi avreste chiesto: ‘Perché non ha messo Shomurodov, che aveva fatto tanto bene contro il Napoli?’. Io non ho gerarchie, non mi importa l’età e non mi importa quanto guadagnano. Chi mi dà, io gli do”.
Mi dispiacerebbe se lei non allenasse più l’anno prossimo…
“Mi vuoi far allenare ancora? Datemi una tregua (ride, ndr). L’anno scorso ho detto: ‘Questa sarà la mia ultima volta a San Siro’. E invece sono tornato e sono contentissimo”.
Cosa vuole regalare alla Roma e ai tifosi in questa stagione?
“Vorrei che a fine stagione tutti i nostri tifosi siano orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Vorrei portare la Roma un po’ più su di quello che stiamo facendo. Da quando sono arrivato la Roma sarebbe quarta o quinta. A me non piace prendere in giro i tifosi, io voglio solo che la squadra faccia il massimo per i propri tifosi, per la società e soprattutto per se stessa. Se la squadra gioca in questo modo io sono soddisfatto, anche se ovviamente sono amareggiato per la sconfitta. Quando perdo dormo subito, quando vinco mi riguardo la partita. Domani penserò subito al Venezia, sarà una partita difficile. Nelle ultime 7/8 partite ha perso sempre per un gol, quindi sarà difficilissimo”.
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