L’ONMS propone di vietare la trasferta di Venezia ai romanisti: le ultime
Le indicazioni saranno discusse oggi, nel Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. Arriva il post dell'avvocato Lorenzo Contucci
In vista della sfida di campionato tra Venezia e Roma, la proposta dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive sarebbe quella di vietare la trasferta ai tifosi giallorossi per evitare possibili scontri tra tifoserie. Le indicazioni saranno discusse oggi nel corso del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. Intanto, l'avvocato Lorenzo Contucci ha condiviso un post su Instagram sulla questione.
"Dunque... domenica c’è Venezia/Roma e Napoli/Udinese. L’ONMS propone di vietare la vendita dei biglietti, immagino per i residenti nella Regione Lazio, per i fatti avvenuti dopo Udinese/Venezia, temendo che i tifosi dell’Udinese, peraltro già giudicati, possano aggregarsi alla trasferta dei Romanisti in quel di Venezia. In più - un po’ oniricamente, almeno a leggere i giornali - si paventa che gli ultras della Roma tornando da Venezia possano dare manforte agli Udinesi in quel di Napoli.
Poi: molti tifosi della Roma hanno già acquistato il costoso biglietto del treno e dopo avere speso i soldi per il treno di Bologna ora rischiano di essere derubati anche dei soldi per il treno per Venezia.
Ancora poi: è evidente che il treno non vada più usato per andare in trasferta e che ci si debba muovere solo con mezzi propri, così Trenitalia non si può arricchire senza offrire il servizio.
Ancora poi, poi: tutti hanno preso e pagato il treno mattutino e Venezia è una bellissima città. Non si può escludere, quindi, che chi ha speso tanto vada comunque.
Ancora poi, poi, poi: non si può più andare avanti così. Il carrozzone economico del sistema calcio - lo abbiamo imparato con le barriere - si muove per la presenza degli spettatori, non per la loro assenza.
Ancora poi, poi, poi, poi: si attende il provvedimento del Prefetto per valutare cosa fare; sicuramente solleciterò F.S.E. ad avvisare la UEFA di quanto accade in Italia sotto il profilo di questi assurdi provvedimenti"
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