Moduli, strategie e innocenti bugie
Ranieri è riuscito a portare a casa tre punti preziosissimi, pur partendo da una formazione ampiamente rimaneggiata per scelta tecnica, in vista dell’impegno di domani
«Alla tattica si è dato troppo peso, troppo. Il calcio è semplice, spesso sono gli allenatori e i calciatori a complicarlo». Parole e musica di Claudio Ranieri, neanche molto tempo fa. Vero, ma fino ad un certo punto, visto che proprio gli allenatori, non ultimo Sir Claudio, studiano, sperimentano, si arrabattano per cercare quell’idea in più che ti permetta ad esempio di avere superiorità numerica in campo senza subirla.
Un esempio fresco fresco uscito proprio dal cappello del tecnico giallorosso: al 13’ del secondo tempo della partita di Udine, sul risultato di 1 a 1, Ranieri inserisce El Shaarawy per Baldanzi, affidandogli la fascia destra, non certo quella (opposta) preferita dal faraone. Perché ad esempio non Soulé che su quella fascia ha dato fino ad ora il meglio della sua breve e promettente carriera? Proprio per una scelta tattica, perché Elsha, con la sua esperienza e duttilità, assicura le due fasi: attacca lo spazio ed eventualmente la porta, ma sa anche difendere coprendo preventivamente in caso di non possesso o ripartenza avversaria, aspetto meno congeniale all’argentino. Dunque scelta tattica in base alle caratteristiche del giocatore che subentra. Ma è solo un esempio. Se ne potrebbero fare molti altri. Insomma, spesso e volentieri gli allenatori dispensano anche qualche innocente bugia ad uso e consumo dei media che accolgono qualsiasi cosa, spesso senza approfondire il tema.
Altro discorso invece è quello dei moduli, che oltre alla tattica attengono anche alla strategia e alla disposizione in campo. Anche in questo caso Ranieri dimostra di essere tutt’altro che “bollito” o ancorato a vecchi schemi invariabili. A Udine il Mister ha cambiato in corsa ben tre moduli. Dal 3-4-2-1 al 3-5-2, passando brevemente anche ad un 4-4-2 prima di inserire il rientrante Cristante nel ruolo di centrale difensivo una volta in vantaggio. Gira che ti rigira, anche e soprattutto con i cambi in corso d’opera (Shomurodov-Elsha confezionano l’azione del rigore decisivo) Ranieri è riuscito a portare a casa tre punti preziosissimi, pur partendo da una formazione ampiamente rimaneggiata per scelta tecnica, in vista dell’impegno di Coppa di domani.
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