AS Roma

Roma-Eintracht, lo stakanovista Ndicka affronta il suo passato

A Udine, dove nove mesi fa aveva accusato il malore, ha giocato la 27sima gara consecutiva da 90' in Serie A. E ora ritrova la squadra con cui ha vinto l'Europa League

Evan Ndicka durante il riscaldamento pre-gara a Udine

Evan Ndicka durante il riscaldamento pre-gara a Udine (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
28 Gennaio 2025 - 15:26

Nessun calciatore di movimento della rosa giallorossa ha giocato quanto lui: Evan Ndicka, con 2.610' totali in stagione, ha giocato esattamente quanto Svilar. L'unica gara in cui l'ivoriano non ha timbrato il cartellino è stata la trasferta di Europa League con l'Union St.-Giloise, il 7 novembre scorso: per il resto, 29 gare da 90' tra campionato, Europa e Coppa Italia. Un po' per necessità (Hermoso unica alternativa di ruolo al terzetto titolare), un po' per scelta, Ndicka è diventato il vero insostituibile di questa squadra: De Rossi prima, poi Juric e infine Ranieri lo hanno sempre schierato titolare, eccezion fatta per la gara in Belgio, saltata per un attacco febbrile.

Domenica Evan è tornato al Bluenergy Stadium, proprio lì dove aveva accusato il malore che aveva portato all'interruzione della gara il 14 aprile scorso; il 25 aprile il centrale non era stato convocato per il recupero, ma già dalla sfida contro il Napoli del 28 era tornato titolare. E, da quel momento in poi, non ha più saltato un minuto in Serie A: 27 partite di fila, tutte da 90', per un totale di 2.430'. Oltre alla sfida con l'Union St.-Giloise, l'unica altra gara saltata è stata l'andata della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, il 2 maggio scorso.

Da una tedesca all'altra: giovedì all'Olimpico arriva l'Eintracht, squadra nella quale il numero 5 ha militato dal 2018 al 2023. Con il club di Francoforte ha anche vinto l'Europa League nel 2022, giusto una settimana prima del trionfo giallorosso in Conference. Dell'undici titolare sceso in campo il 18 maggio 2022 a Siviglia sono rimasti ben pochi: il portiere Trapp, il centrale Tuta e l'esterno destro Knauff. Per il resto ci saranno molti volti nuovi per Ndicka: è cambiato anche il tecnico, con Glasner che ha lasciato la panchina a Dino Toppmoller. Quel che è certo è che la squadra tedesca va temuta: è saldamente al terzo posto in Bundesliga e al secondo in Europa League (ma non ancora aritmeticamente agli ottavi), ha giocatori giovani e intraprendenti e sa come far gol. A Evan e compagni il compito di fermarla: ne va del prosieguo dell'avventura romanista in Europa League.

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