AS Roma

De Rossi ricomincia da sé: «Favola Ostiamare»

Con Gualtieri, Onorato e il prefetto Giannini è stato presentato ieri il progetto legato al club dove DDR è nato

(Il Romanista)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
26 Gennaio 2025 - 07:00

A guardarle bene, ci sono diverse analogie. Ma è lo stesso protagonista, quello che potrebbe essere in qualche modo l’anello di congiunzione, a respingere la tentazione: «Io sono il nuovo proprietario dell’Ostiamare - ha detto fiero Daniele De Rossi ieri - ma questa non diventerà una succursale della Roma, né sarebbe giusto pensarlo. Pensate un po’ che i primi soldi, per una cessione che abbiamo da poco concretizzato, ce li darà la Lazio. Questa è l’Ostiamare, la squadra di Ostia e qui abbiamo grandi obiettivi». C’è stata ieri la conferenza stampa di presentazione che Daniele De Rossi insieme con il sindaco Gualtieri, il prefetto Giannini e l’assessore allo sport e ai grandi eventi del Comune di Roma Onorato, peraltro lidense doc, ha tenuto al Cineland di Ostia per raccontare della conclusione della trattativa e di quello che da queste parti adesso hanno intenzione di fare. 

Alla domanda se da presidente avrà mai il coraggio di esonerare un allenatore dopo quattro giornate non ha risposto, lasciandosi andare, sorridendo, a un esplicito «non fare il furbo» al cronista che aveva azzardato. Ma per il resto si è parlato inevitabilmente di sentimenti e qui l’analogia con Roma torna. Diverse questioni aperte, dalla data di nascita («abbiamo trovato grazie anche al club Italia e a Mauro Vlahovic il documento che attesta che il club è stato fondato tra il 3 e il 9 ottobre del 1945, quindi la data che assumeremo è quella del 3 ottobre») alla ristrutturazione dello stadio già avviata (ha detto Onorato: «ha fatto più De Rossi in un giorno che le altre proprietà in 16 anni», alludendo allo smantellamento della tribuna abusiva che è stata un punto controverso per tanti anni), fino al mercato e alle ambizioni per il futuro: «Nella scuola calcio e nel settore giovanile - ha detto De Rossi - i ragazzi avranno sempre il pallone tra i piedi. Per quanto riguarda la prima squadra, io mi sono posto un obiettivo sentimentale. Diciamo che parlare oggi di serie A, di serie B,  di serie C o di terzo polo sarebbe ridicolo, però vi posso dire una cosa: domenica sono andato a vedere Seravezza-Ostiamare e ho trovato lì tre ultras della nostra squadra. Questa cosa mi ha quasi commosso, perché il posto era molto lontano, è vicino Viareggio, non è una passeggiata. Ecco il mio obiettivo è che in un certo periodo di tempo che oggi non so quantificare, a vedere in trasferta l’Ostiamare potranno esserci 100, magari 200 ultras e tifosi. Io continuerò ad allenare, sia chiaro, è il primo punto che ho messo in chiaro. Quindi mi capiterà presto di non esserci più, ma abbiamo messo su una struttura dirigenziale che mi permetterà di stare tranquillo e con la quale mi confronterò comunque quotidianamente, lasciando sempre loro l’autonomia sulle decisioni da prendere. In questi giorni ho imparato molto di regole urbanistiche, di norme, di consigli di amministrazione e tutto il resto, ma quando si tratta di parlare di calcio mi sento più a mio agio, magari mi confronto con mio padre come è capitato in questi giorni. Lui ci farà da consulente».

Il prefetto Giannini e il sindaco Gualtieri seduti lì vicino gongolavano: grazie a Daniele De Rossi prende forma anche attraverso l’Ostiamare il progetto ricco di investimenti a lungo termine sul mare di Roma. «Questo è un territorio bellissimo - ha aggiunto il sindaco - e anche attraverso operazioni come queste aiuteremo la gente a crederci di più».

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